Salmo, energia da stadio a Barcellona: la conquista internazionale del “World Tour 2025”

Non è solo un concerto. È un rito collettivo, una scossa elettrica che attraversa l’Europa. Salmo ha inaugurato la sua prima data internazionale del “World Tour 2025” a Barcellona, e il risultato è stato un’esplosione di suoni, adrenalina e libertà.

Il pubblico del Razzmatazz, gremito fino all’ultimo posto, ha accolto il rapper sardo come una rockstar di casa. L’energia era quella di un’arena, la precisione di un set cinematografico, il coinvolgimento di una festa underground. Ogni brano — dai successi che hanno fatto scuola ai pezzi tratti dal suo ultimo disco, “RANCH” (certificato Platino) — è stato cantato come un inno.

Vestito di nero, con la luce che tagliava il fumo delle macchine sceniche, Salmo si è presentato sul palco come una figura mitica e concreta insieme: provocatore e filosofo urbano, musicista e performer totale. La sua voce, potente e abrasiva, ha trascinato il pubblico in un’ora e mezza di puro impatto visivo e sonoro, tra visual ipnotici e bassi che facevano vibrare i muri.

Dietro di lui, un team affiatato e una produzione firmata Vivo Concerti e Lebonski 360, che ha trasformato la radioattività del suo immaginario in un’esperienza sensoriale. Il tour, partito dall’Italia con una lunga serie di sold out, ora si prepara a conquistare Madrid, Londra, Parigi, Berlino, Stoccolma, Valencia e Colonia — tutte tappe già esaurite.

Ma il viaggio non finisce qui. A dicembre, Milano lo aspetta per una data che promette di essere un ritorno trionfale, il 4 dicembre all’Unipol Forum, prima di attraversare l’oceano e infiammare Los Angeles, Toronto, New York e Miami.

Chi era a Barcellona lo racconta come un concerto diverso, più maturo e internazionale, ma con la stessa furia poetica che da sempre definisce l’artista. «Salmo non si limita a suonare — conquista, provoca, accende», scrivono i fan sui social dopo la data spagnola.

Un artista che non ha mai avuto paura di cambiare pelle, ma che continua a restare fedele a sé stesso: una forza libera e indomabile, capace di trasformare ogni palco in un manifesto generazionale.

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