Retrospettiva: “Diario di un killer sentimentale” di Luis Sepulveda una storia d’amore poco convenzionale

Diario di un killer sentimentale, già a considerare dal titolo, non lascia molto spazio all’immaginazione; si tratta della storia di un assassino seriale, che a un certo punto della sua vita s’innamora di una ragazza più giovane di lui, bella, ma neppure particolarmente avvenente come le prostitute che aveva usato frequentare fino a quel momento.
Luis Sepulveda, l’autore, è riuscito a raccontarci in questo breve romanzo una storia d’amore moderna e non convenzionale.
L’identikit, è proprio il caso di dirlo, del protagonista, è quello di un mercenario incaricato da poteri superiori a compiere omicidi nei migliori modi possibili, sempre in giro per il mondo in cambio di cifre a molti zeri, ovviamente esentasse, e amante della bella vita.
A causa della sua “ragazza” (come si era ormai ritrovato a chiamarla pur con un certo disappunto nei confronti di se stesso), o meglio ancora della sua “gran figa francese”, appellativo ridondante nella narrazione, il killer si ritroverà a fare ciò cui non era abituato fino allora, perfino violare la regola, insieme ad altre, del professionista che vive da solo.
In tre anni trascorsi insieme, lui le aveva insegnato molto, inclusa l’arte di “scopare”, com’era solito dire senza mezze misure, e lei si era quindi trasformata da bambina ingenua a donna esigente e astuta. Il killer era sempre pronto a tornare da lei nella loro borghese vita parigina non appena portati a termine gli incarichi, perché, a detta sua, la ragazza lo aveva “rimbambito”.
Fino al momento in cui, via fax, lei gli comunica di essersi innamorata di un altro uomo; nonostante egli, a tale notizia, avesse da subito ripreso parte delle vecchie abitudini, però, lei lo aveva cambiato…da lì è un susseguirsi di eventi che portano al mezzo colpo di scena finale nel quale il killer compirà il suo ultimo incarico, in Messico.

Perchè rileggerlo?

Diario di un killer sentimentale di Luis Sepulveda è un libro da leggere d’un fiato, che racchiude, pur nella sua brevità, spunti tratti da vari generi e, nel ritmo coinvolgente, riesce a tirar fuori momenti di riflessione.

Patrizia Pecoraro

Articolo precedenteLorella Cuccarini regina di ghiaccio al Teatro Brancaccio
Articolo successivoIl commissario Montalbano ritorna in tv con due nuovi episodi
Musica,Cinema,Letteratura,Arte,Luoghi,TV,Interviste esclusive e tanto altro ancora. Domanipress.it