In libreria: “Come una falena” di Fulvia Altomare: l’immenso potere dell’amore.

Il romanzo “Come una falena” di Fulvia Altomare si apre su una grande storia d’amore: quella che lega una madre a sua figlia. Elena guarda la sua piccola Marina di quattro anni e si sente scoppiare di felicità; la bambina è bella, sana e intelligente, e ha anche una voce angelica che allieta le sue giornate. Con un marito assente e anaffettivo, Elena riversa su Marina tutto il suo amore, e la figlia diventa il centro del suo mondo. Nonostante Elena sia una madre presente e protettiva, non è mai oppressiva, e Marina cresce serena, sapendo di poter sempre contare su sua madre ma anche di poter essere libera di vivere come desidera.

Il tempo passa in fretta, Marina cresce e diventa una giovane attraente, generosa e sensibile; quando appaiono i primi fidanzatini, però, comincia a capire che l’amore può essere amaro, a volte anche crudele. Elena osserva la vita della figlia e si sente oppressa: un presagio di sventura aveva sempre accompagnato Marina, e la madre, benché avesse cercato di essere lucida, aveva sempre avuto paura di perderla. Quel presagio aveva i contorni di una falena nera, che era comparsa improvvisamente vicino a Marina quando era nata, e anche quando aveva partecipato, da bambina, alla prima competizione canora – «Elena avvertì il bisogno di saperne di più.

Il fatto che in presenza di Marina, in due circostanze così particolari, fosse apparsa quella farfalla nera non le sembrava più un caso e lei, per carattere, era sempre stata una donna che aveva bisogno di spiegarsi tutto». Elena fa delle ricerche, e ha la conferma che la falena nera è legata alla sfortuna; la situazione di certo non migliora quando, per la terza volta, il lepidottero si avvicina a Marina durante il suo matrimonio. E in effetti la vita della giovane cambia in negativo: il marito, Roberto, è incapace di amarla e la tradisce spesso e volentieri – «Marina era diventata ormai una preda per lui che, come un ragno, da tempo aveva cominciato a tessere una tela in cui imprigionarla. Non le avrebbe permesso di sfuggirgli».

Questa emozionante storia che parla dell’amore incondizionato di una madre per sua figlia si trasforma poi nel racconto di un amore malato, che priva Marina della sua luce. Riuscirà la ragazza a sfuggire dalla tela di questo ignobile ragno? Troverà il coraggio di reagire, e di scegliere ancora quella libertà che aveva sempre respirato grazie a sua madre?

 

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Slovena d'origine ma Milanese d'adozione, ama tutto ciò che è letteratura e gioca con le parole e le emozioni. Laureata in lingue e culture internazionali i libri ed un bicchiere di vino rosso sono la sua migliore compagnia.