Dakota Johnson entra ufficialmente nella famiglia Valentino. L’attrice e produttrice americana, icona di una femminilità moderna e sofisticata, è stata nominata Global Brand Ambassador della storica Maison romana. Un annuncio che segna l’inizio di un capitolo inedito: sotto la direzione creativa di Alessandro Michele, la moda torna a dialogare apertamente con l’arte e il cinema, trasformando l’immaginario Valentino in un racconto personale e profondamente emotivo.
La scelta di Johnson non è casuale. La sua eleganza non è mai didascalica: preferisce il sussurro alla dichiarazione, l’armonia alla rigidità. Dai set di Suspiria e The Lost Daughter fino alla leggerezza calibrata di Cha Cha Real Smooth, l’attrice ha costruito una poetica dell’intensità vulnerabile, capace di fondere grazia e forza. Il suo stile—pulito, calibrato, mai compiacente—rispecchia la nuova grammatica della Maison: couture come linguaggio, non come divisa.
Il legame con Alessandro Michele è prima di tutto intellettuale. Entrambi condividono un’idea di bellezza come espressione libera e consapevole, lontana dagli stereotipi e vicina alla vita vera. Johnson ha parlato di un “ritrovarsi” con un amico e complice creativo: un lessico comune fatto di memoria, cinema e intimità. Nelle nuove immagini di campagna, la sua presenza è magnetica ma quieta: lo sguardo guida il racconto, i dettagli fanno il resto.
Valentino, fondato nel 1960 da Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, non rinnega la sua eredità, la rilancia. Con il CEO Riccardo Bellini e la visione di Michele, la Maison riafferma l’unicità e l’artigianalità come valori cardine, declinandoli in un’idea di femminilità che rifiuta le etichette. La couture non è più un rituale distante: è pelle, gesto, attitudine quotidiana.
Tra i progetti in arrivo per Johnson ci sono “Verity”, dall’omonimo romanzo di Colleen Hoover, e “Materialists” di Celine Song: scelte che confermano una rotta precisa, fatta di narrazioni forti e sguardi autoriali. È in quella stessa cornice che si inserisce l’incontro con Valentino: due linguaggi—cinema e moda—che si riconoscono e si potenziano.
Con Dakota Johnson come ambasciatrice globale, Valentino firma un patto contemporaneo: lo stile diventa racconto, l’eleganza si fa libertà. E le immagini non dettano tendenze, ma restituiscono carattere.




