Chi è Elly Schlein, la segretaria del PD che ha lavorato per Barack Obama

“Il popolo democratico è vivo, c’è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara: le prime parole della neo-segretaria del Pd, Elly Schlein, che ha vinto le primarie con un milione di votanti, battendo Stefano Bonaccini diventando la prima donna e la più giovane a guidare il partito nella sua storia. Il segretario uscente, Enrico Letta, ha espresso le sue congratulazioni a Schlein, dicendo che riuscirà laddove lui non ce l’ha fatta. Anche Bonaccini ha fatto i complimenti alla vincitrice, dicendo che ora c’è una grande responsabilità. Anche la premier Giorgia Meloni, il leader della Lega, Matteo Salvini, e quello del M5S, Giuseppe Conte, hanno inviato i loro auguri. Schlein ha promesso che il Pd sarà un problema per il governo Meloni.

Il risultato delle primarie ha visto Schlein ottenere il 53,8% dei voti, mentre Bonaccini ha ottenuto il 46,3%. Il sud e le isole hanno votato per Bonaccini, mentre il centro-nord del Paese ha scelto Schlein. In Puglia, Bonaccini ha vinto con il 56,1% dei voti contro il 43,9% di Schlein. Tuttavia, Schlein gli ha dato del filo da torcere, mantenendo un sostanziale equilibrio in alcune province.

Il governatore Michele Emiliano ha elogiato le primarie come straordinarie, ricostruttive e rilancianti per il Pd come forza guida dell’Italia. Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha detto che il nuovo segretario dovrà tenere dentro tutte le anime del partito, mentre in Basilicata, 14.607 cittadini hanno votato per le primarie del Pd, con Bonaccini che ha ottenuto 9037 preferenze e Schlein 5570.

Elly Schlein è nata a Lugano nel 1985. Suo padre, Melvin Schlein, è un politologo ed accademico statunitense, mentre sua madre, Maria Paola Viviani, è una professoressa ordinaria di diritto pubblico. La Schlein è la nipote dell’avvocato antifascista Agostino Viviani, che ha fatto parte del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) e successivamente è diventato senatore del Partito Socialista Italiano e presidente della Commissione Giustizia del Senato. Questo importante retaggio familiare ha sicuramente influenzato la Schlein, che ha sempre difeso con scelte radicali e coraggiose.

Dopo la maturità, Elly Schlein si è trasferita a Bologna, dove ha conseguito la laurea in Giurisprudenza. È proprio in questo periodo che ha cominciato a interessarsi alla politica, prima come rappresentante degli studenti e poi nel 2008 come volontaria nella campagna elettorale di Barack Obama negli Stati Uniti.

Dopo una breve esperienza come giornalista, nel 2013 si è unita al Partito Democratico e ha partecipato a OccupyPD, un movimento principalmente composto da giovani attivisti del partito. Grazie alla sua crescente popolarità, Schlein si è candidata alle elezioni europee del 2014 e ha ottenuto un risultato eccezionale, con 53.000 preferenze. In Europa, la Schlein si è concentrata sui diritti, l’immigrazione, la giustizia fiscale, la transizione ecologica e la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata.

Nonostante il suo successo, la Schlein ha deciso di lasciare il Partito Democratico nel 2015 a causa di divergenze con la politica di Matteo Renzi. Tuttavia, nel 2020 si è riavvicinata al partito e si è candidata alle elezioni regionali in Emilia-Romagna come parte della lista di Stefano Bonaccini ma alle primarie del Pd del 26 febbraio 2023 Elly Schlein è stata la sfidante proprio di Stefano Bonaccini, riuscendo a vincere con il 53,8% dei voti andando a ribaltare quelli che erano i pronostici della vigilia.

Articolo precedenteEcco tutte le anticipazione della nuova serie di “LOL: Chi ride è fuori”
Articolo successivoLaura Pausini festeggia trent’anni di carriera con un concerto maratona in giro per il mondo
Musica,Cinema,Letteratura,Arte,Luoghi,TV,Interviste esclusive e tanto altro ancora. Domanipress.it