Sfera Ebbasta: la recensione del nuovo album “X2VR”, non un ritorno al passato ma un momento di maturità e riflessione

Sfera Ebbasta, l’artista che ha segnato l’ascesa del trap italiano, presenta il suo nuovo capitolo musicale con l’album “X2VR“, un lavoro che si pone nel delicato equilibrio tra passato e presente. Otto anni dopo l’esordio con “Xdvr”, Sfera ritorna, questa volta in coppia con Charlie Charles e Drillionaire, per un viaggio sonoro che sfida le convenzioni e offre una prospettiva nuova sulla sua evoluzione artistica.

Il progetto si distingue subito da “Famoso” del 2020. In “X2VR”, Sfera abbandona i richiami alla musica latina e le collaborazioni internazionali, optando invece per un ritorno alle radici trap. Le tracce sono permeate da una vena più rap, testi che cercano profondità e atmosfere meno commerciali, ma più cupe. Il risultato è un album che va controcorrente rispetto al precedente, dimostrando la versatilità dell’artista nel suo percorso di crescita.

Il disco si apre con l’inedito “Fragile”, chiaramente una dichiarazione di intenti, segnando un cambiamento di attitudine. La scelta di collaborazioni italiane, con ogni artista desideroso di lasciare un’impronta, sottolinea l’importanza attribuita al progetto. L’attenzione alla “viralità” è evidente con ben nove tracce su dodici che presentano featuring, coinvolgendo tredici nomi in un vero e proprio blockbuster, con “Calcolatrici” insieme a Geolier, Simba La Rue & Baby Gang che si distingue come un picco del disco.

Nonostante Sfera sembri ripartire dalle tracce più rappate di “Famoso”, il disco non è un mero ritorno al passato. È un momento di riflessione sulla sua carriera e sulla trasformazione personale. “X2VR” rappresenta una pausa, un mezzo tra un possibile passaggio di maturità e la firma stilistica consolidata di Sfera. La scelta di rimanere ancorato alle radici trap, se da un lato potrebbe deludere chi attendeva un cambiamento radicale, dall’altro dimostra coerenza e consapevolezza.

L’album riflette il momento in cui Sfera riconosce che il successo lo ha portato altrove, come indicato in brani come “Momenti no” e “15 piani”. La sua crescita artistica è affiancata da un’introspezione su come il successo possa alterare la percezione di sé e degli altri. Il rapper si confronta con il lato oscuro del successo, un tema che emerge nelle tracce che esplorano la complessità delle relazioni e delle dinamiche sociali.

In definitiva, “X2VR” potrebbe non essere una rivoluzione sonora, ma è certamente un passo significativo nella carriera di Sfera Ebbasta. L’album rappresenta un punto di svolta che, sebbene non sancisca un completo abbandono delle radici, segnala la consapevolezza e la volontà di esplorare nuovi territori. I fan, pur potendo inizialmente rimanere sorpresi, troveranno soddisfazione nell’evoluzione di Sfera e nell’abilità di offrire un progetto che guarda indietro per andare avanti.

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