Recensione: “Piuma”, commedia italiana dall’anima fresca, leggera e dalla tematica discutibile.

Tra le varie proiezioni in programma alla mostra del cinema una delle pellicole più interessanti è “Piuma” film italiano in concorso a Venezia 73 di Roan Johnson, giovane regista italo-inglese che con questo film afferma di aver realizzato la sua opera più matura.

Una commedia molto apprezzata dalla critica in sala stampa, un film dall’anima fresca e leggera come il titolo “Piuma” evince.

Un ritorno alla commedia italiana al festival di Venezia. Genere che nel passato ha onorato il grande cinema italiano. Una boccata d’aria nuova e vivace con una pellicola divertente e nello stesso tempo “matura e saggia con la sua morale e messaggio umano. L’intero cast si sente soddisfatto e felice di aver contribuito a questo progetto. Prodotto da Sky Cinema e Palomar e distribuito dalla Luky Red. Il film racconta la storia di due giovani adolescenti che decidono di tenere un figlio inaspettato. Una situazione che all’inizio spaventerà i due ragazzi ma che poi con maturità e con quella giusta dose di leggerezza (piuma) prenderanno la decisone più giusta, riuscendo ad andare contro tutte le preoccupazioni. L’idea nasce proprio dalla paura di fare un figlio da parte delle generazioni più adulte come quelle del regista e sceneggiatori, che attraverso questa storia di una giovane gravidanza provano a raccontare questo loro conflitto interiore. Tema decisamente complicato e socialmente discusso. E’ un giusto esempio? “Non c’ è o c’è età per avere figli?….Tante possono essere le critiche a favore o no ma sicuramente la storia non lascerà l’amaro in bocca. Un racconto in cui non viene mai pronunciata la parola “Ti amo” osservazione fatta più volte dalla stampa, il regista afferma che è solo un modo per esprimere un vero amore in maniera più fresca e giovane, utilizzando un linguaggio più adolescenziale in cui con altri termini si sentirà il forte legame tra i due protagonisti. Questa è una narrazione dove i giovanissimi dimostrano più forza, entusiasmo e tanta maturità incoscienza rispetto ai genitori che inizialmente rimangono scioccati ed impreparati all’evento. Dalla paura di perdere la loro vita di adolescenti alla voglia di essere genitori.

Il film utilizza tinte pastello per dare una sensazione di rotondità e morbidezza alla storia e vengono utilizzati molti piani sequenza per dare ampia libertà di azione ed espressione agli attori sviluppando pianamente i suoi personaggi e sfumature psicologiche.

Una commedia ben fatta e confezionata, un film che piacerà a giovani ed adulti. Un mondo in cui si rispecchiano tutte le generazioni: figli, genitori e nonni.

Il racconto delle paperelle smarrite nell’oceano, fatte per rimanere in una vasca da bagno e finite a solcare i mari dell’Oceano, è una delle metafore del film. I due giovani nuotano sopra una città: Roma diventata una enorme piscina ci racconta del tono di Piuma: la leggerezza e la freschezza con cui i due protagonisti planano sopra la vita ed un mondo difficile e complicato.

Carlotta Bonadonna

RASSEGNA PANORAMICA
Recensione: "Piuma"
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