Moda a Sanremo: viaggio nella storia dei look più iconici del Festival

Uno dei settori di maggior rilievo in ambito internazionale è quello della moda, da cui vengono riportati in auge vecchi stili e ne sono introdotti ogni anno dei nuovi. In molti si interessano alle tendenze del mese o dell’anno di riferimento, specialmente nel campo in questione, ed è incredibile osservare l’impegno prodotto per seguire tutti i trend del momento. Sia gli eventi che le persone più influenti possono concretamente manifestare le novità più importanti nel panorama della moda, dal vivo come dai social, generando sentimenti entusiasti e dando la possibilità alle persone di soddisfare specifici desideri.

Gli eventi pubblici inerenti al mondo dello spettacolo hanno sempre rappresentato un’occasione per sfoggiare nuove mode. Il Festival di Sanremo non è stato da meno e durante la sua lunga storia ha dato modo a diversi artisti di dare vita a nuove tendenze sia con capi personalizzati come felpe o magliette (che oggigiorno, attraverso siti come l’eCommerce FullGadgets.com, si possono realizzare in tempi brevi) sia con abiti di alta moda o vestiti sartoriali. Siccome c’è una costante curiosità legata a questo tema, si offre di seguito una guida ai look più iconici nella storia del Festival di Sanremo.
Orietta Berti, Sanremo del 1969

Il primo look da segnalare è quello indossato da Orietta Berti in occasione dell’edizione del Festival di Sanremo risalente al 1969. Si tratta di un abito lungo realizzato da Mila Schön, attraversato da dei blocchi di colori ondulati che richiamano il movimento pittorico del futurismo. Un abbigliamento sicuramente ironico, oltre che iconico, in grado di trasmettere una gioia di vivere insita da sempre nella famosa cantante italiana.

Anna Oxa, Sanremo del 1978

Anna Oxa ha portato sul palco dell’Ariston una vera e propria rivoluzione in fatto di stile. La sua canzone risalente al Sanremo del 1978 si intitola Un’emozione da poco, mentre l’abbigliamento con cui decise di presentarsi è composto da abiti mannish e post-punk, con tanto di make-up trasgressivo e acconciatura dall’effetto wet.

Patty Pravo, Sanremo del 1984

Patty Pravo si presenta al Sanremo del 1984 con il suo brano intitolato Per una bambola, accompagnando l’esibizione canora con una performance a tutto tondo. Il look per questa canzone è stato a dir poco azzeccato, ed è di fatto rimasto nella storia del Festival: abito – realizzato da Gianni Versace – drappeggiato con trama metallica, un mix tra una geisha e un alieno.

Loredana Bertè, Sanremo del 1986

Sanremo, 1986. Loredana Bertè sale sul palco dell’Ariston in maniera irriverente e provocatoria, abbigliata con un vestitino in pelle, le borchie punk e le calze a rete. Come se non bastasse, la cantante ha inserito un finto pancione per scaturire una reazione nazionale sul tema della maternità delle donne, le quali – secondo l’immaginario collettivo dell’epoca – avrebbero dovuto riposare perennemente a letto.

Sabrina Salerno e Jo Squillo, Sanremo del 1991

Sabrina Salerno e Jo Squillo presentano un look iconico al Festival di Sanremo del 1991, esibendosi con una canzone manifesto del femminismo pop, ovvero Donne, donne, un universo immenso e di più. I completi sparkling e le catsuits aderenti indossate dalle due artiste ribaltano l’arcaica regola non scritta secondo cui bisogna obbligatoriamente vestirsi eleganti per una serata del genere.

Elisa, Sanremo del 2001

Il look minimal di Elisa durante il Festival della canzone italiana del 2001 richiama quello diffuso negli anni Novanta. La cantante indossa una t-shirt a manica lunga e dei semplici pantaloni morbidi, realizzati appositamente per quella precisa occasione. Elisa appare sobria ed elegante, con un make-up acqua e sapone.

Elodie, Sanremo del 2021

Co-conduttrice all’edizione di Sanremo del 2021, la popstar italiana Elodie sfoggia un abito frangiato e luminoso realizzato dallo stilista Oscar de la Renta, indossato durante l’esibizione del suo personalissimo mash-up canoro. Sexy e dinamica come una flapper contemporanea, Elodie tiene il ritmo della sua musica anche visivamente con l’ausilio delle frange shimmering.

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