Venerdì 22 e sabato 23 settembre “Maratone TV 70” si conclude con “Fenomenologia di Raffaella Carrà”, un palinsesto ideato da Francesco Vezzoli. Proponendo integralmente due varietà come Milleluci (1974) diretto da Antonello Falqui e Ma che sera (1978) scritto da Gianni Boncompagni e Dino Verde e diretto da Gino Landi, l’artista analizza l’evoluzione nel corso degli anni Settanta di una delle icone più popolari della televisione italiana. Milleluci è un varietà in bianco e nero con ritmi e modalità di presentazione tradizionali, ma caratterizzato da una doppia conduzione al femminile, affidata a Raffaella Carrà e Mina, rivoluzionaria per l’epoca. Al contrario Ma che seraè uno spettacolo musicale a colori che rivela una carica dissacrante e liberatoria, in grado di trasformare Raffaella Carrà in un personaggio ironico e trasgressivo, considerato anche il clima socio-politico italiano degli anni di piombo.
L’ingresso a “Maratone TV 70” è gratuito. I titoli di accesso possono essere ritirati nel giorno della proiezione a partire da un’ora prima dell’inizio dell’evento e fino alle ore 22 alla biglietteria e fino all’ora di inizio dell’ultima proiezione presso il Cinema. I posti disponibili sono limitati. In occasione dei sei appuntamenti la mostra “TV 70” e il Bar Luce rimarranno aperti fino alle ore 23.
La mostra “TV 70: Francesco Vezzoli guarda la Rai” è concepita come una sequenza di associazioni visive e semantiche che prende forma all’interno della Fondazione Prada negli spazi della galleria Nord, del Podium, della galleria Sud e del Cinema. Il percorso espositivo ideato da M/M (Paris) – Mathias Augustyniak e Michael Amzalag – si basa sull’incontro tra dimensione spaziale e temporale in un palinsesto allestitivo che combina, nell’alternanza tra luce e buio, le tradizionali condizioni espositive di un museo con il passaggio sullo schermo dell’immagine in movimento. I documenti immateriali provenienti dagli archivi delle Teche Rai accostati alla materialità di dipinti, sculture e installazioni si articolano in tre sezioni distinte e affrontano le relazioni della televisione pubblica italiana con l’arte, la politica e l’intrattenimento.