Digitalizzazione della catena logistica: in cosa consiste il progetto del PNRR

La modernità è contraddistinta da due fattori ormai imprescindibili per diverse ragioni: tecnologia e sostenibilità. Per quanto riguarda il primo, è chiaro che ad oggi è impensabile fare a meno dei passi in avanti realizzati, con i vari dispositivi e software immessi sul mercato e gestiti dalle aziende per semplificare sia il lavoro che l’esperienza del cliente; ma il discorso può ampliarsi alla vita di tutti i giorni e di chiunque. Per quanto riguarda il secondo fattore, l’ambiente va tutelato per preservare la salute degli esseri umani stessi, e il tema “green” è da applicare a qualsiasi settore presente. Questi due grandi ed essenziali elementi, molto più spesso di quanto si pensi, vengono combinati per dar luogo a progetti e progressi davvero notevoli per efficacia ed importanza.

La digitalizzazione nel settore della logistica, che ormai è praticamente d’obbligo anche per le piccole aziende se si ambisce a essere competitivi sul mercato, viene incentivata anche dalla presenza di numerosi servizi – vedi, per esempio, quello proposto su Labeljoy.com per la creazione dei codici a barre – disponibili online e finalizzati a facilitare tale processo. Inoltre, è stato avviato il progetto del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), i cui temi portanti sono per l’appunto la digitalizzazione e la transizione green, invitando le attività produttive a ridimensionare le loro emissioni. Ma per saperne di più, ecco in cosa consiste il progetto del PNRR.

Il nuovo progetto del PNRR: in consiste tale proposta

I temi messi al centro del progetto proposto dal PNRR, riguardano il futuro dei trasporti per ciò che concerne il settore logistico: digitalizzazione e transizione green, come accennato, sono il nucleo fondante. Lo scopo consiste nel potenziare i vari trasporti in Italia cercando di introdurre una consistente intermodalità tra di essi, in modo tale da facilitare e consolidare allo stesso tempo le attività di spedizione, anche per l’importazione e l’esportazione. Infatti, così facendo, il suddetto servizio deve tramutarsi in un’azione ancor più completa per rapidità ed efficacia.

Dunque, l’obiettivo del nuovo progetto del PNRR è di potenziare le reti di trasporti (terrestre, aerea, e così via) sul piano sia regionale che nazionale, e questo riguarda anche la selezione dei migliori mezzi di trasporto da offrire alle attività produttive e ai clienti. Il come farlo è stato introdotto: la digitalizzazione deve rendere le varie strutture, tra cui quelle dei porti, talmente competitive da realizzare degli scambi di merce ancor più efficaci. In tal senso, c’è da segnalare che la digitalizzazione portuale si sta già concretizzando in Italia, ed è attiva a Livorno.

Qui si sta studiando la soluzione migliore per ottimizzare le tempistiche per l’attraversamento dei varchi, nonché il monitoraggio doganale e dei movimenti delle merci in termini logistici. In un futuro prossimo, si pensa che l’aumento del dialogo tra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili riesca a rendere moderne, funzionali e “green” le strutture terrestri e marittime.

L’intermodalità è il futuro: sostenibilità e digitalizzazione

In questi anni, l’Italia finalmente potrebbe riuscire a rendersi d’esempio per l’Europa poiché l’intermodalità è il futuro. Non solo, in tal modo si sarà molto più aperti all’economia sostenibile, rendendo realmente “green” parecchi aspetti produttivi. Inoltre, con la digitalizzazione è possibile ottimizzare i collegamenti tra gli aeroporti, i porti e la ferrovia, così da rendere l’intermodalità vantaggiosa sia per i cittadini che per lo scambio delle merci.

Queste ultime potranno essere maggiormente controllate anche grazie alla piattaforma logistica nazionale, che va ad aggiungersi alla possibilità di incrementare la cooperazione tra i vari settori dei trasporti italiani. La previsione è che entro il 2023 si avrà la capacità di spedire il triplo dei prodotti caricati ad oggi sui treni, percorrendo oltre 300 chilometri. Il nuovo progetto del PNRR, in ogni caso, è tra i più interessanti del panorama italiano.

Articolo precedenteVideo Intervista – Orietta Berti: «Questa è la mia rivincita, essere amata dal pubblico di tutte le età restando sinceramente me stessa»
Articolo successivoLeo Gassmann: Il nuovo singolo è un manifesto generazionale che sorride alla vita
Musica,Cinema,Letteratura,Arte,Luoghi,TV,Interviste esclusive e tanto altro ancora. Domanipress.it