Carta da parati: dove e quando è nata?

L’arredamento di interni è un mondo ricco di fascino. Scoprirlo vuol dire chiamare in causa la portata di alcune rivoluzioni apparentemente semplici, ma che sono state, alla prova dei fatti, in grado di cambiare radicalmente le cose. Una di queste è la carta da parati.

Quando è iniziata la sua storia, che ha attraversato secoli e secoli di tendenze? La carta da parati, un’icona nell’arredamento d’interni, ha una storia affascinante che affonda le radici nel lontano passato. 

Le sue origini risalgono addirittura all’antica Cina, dove veniva utilizzata per decorare le pareti delle dimore aristocratiche già nel III secolo a.C.

Da allora, la carta da parati ha continuato a evolversi sia in termini di qualità dei materiali utilizzati – e queste carte da parati di qualità mostrate sul portale cartadaparatiartistica.com lo dimostrano – sia per quanto riguarda la varietà di design, fantasie e stili disponibili, tant’è che oggi questo elemento decorativo rappresenta una soluzione versatile e di tendenza per arricchire gli ambienti domestici con personalità e stile.

Come in tanti casi, anche in quello della storia della carta da parati si può individuare un momento spartiacque. Parliamo del 1799, anno che può essere considerato a tutti gli effetti come il primo dell’era moderna della carta da parati.

Come mai? Seguici nelle prossime righe per scoprirlo!

L’invenzione della macchina produttrice della carta in rotolo

Il 1799 può essere considerato, come già detto, l’anno di inizio dell’era moderna della storia della carta da parati per via dell’invenzione, da parte di Louis Nicolas Robert, della prima macchina produttrice di carta in rotolo.

Ai tempi, reduce di guerra, lavorava come sovrintendente presso una cartiera di Essonnes, località situata a circa 60 km da Parigi.

Questa invenzione – la quale, purtroppo, non permise al suo ideatore di concludere la sua vita in una condizione di agiatezza economica – diede il via, di fatto, alla produzione di carte da parati che replicavano quelle, estremamente raffinate, esposte nei salotti bene di diversi Paesi d’Europa.

Facciamo così un salto avanti nel tempo fino agli inizi del XX secolo. In quel periodo, la carta da parati veniva scelta molto spesso come soluzione per regalare vivacità e luminosità agli interni dei numerosi palazzi in stile vittoriano nel Regno Unito.

In Francia, all’inizio del secolo breve, dominava invece la moda della carta da parati con decorazione in stile trompe l’oeil, soluzione perfetta per regalare alla stanza un meraviglioso senso di tridimensionalità.

Gli anni ‘70

Gli anni ‘60 – ‘70 sono stati un vero e proprio momento d’oro per la carta da parati. Diversi designer hanno scelto di metterla al centro della propria creatività, proponendo sul mercato carte da parati caratterizzate dalla presenza di suggestivi motivi geometrici, ancora oggi molto amati da chi decide di arredare la propria casa con un mood vintage.

La carta da parati ha visto più volte contaminazioni con il mondo fashion. Per rendersene conto, basta rammentare l’esistenza di linee di carte da parati nell’ambito della proposta di designer di fama mondiale come Vivienne Westwood.

La rinascita della carta da parati

Oggi come oggi, si può parlare di una vera e propria rinascita della carta da parati, un successo frutto sia della necessità di tenere sotto controllo le spese – la soluzione a cui è dedicato questo articolo è indubbiamente più economica, per esempio, di una parete con mattoni a vista – sia dal desiderio di arredare casa con attenzione alla sostenibilità.

Esistono, infatti, diverse carte da parati realizzate in materiali biodegradabili o con componenti provenienti da scarti di produzione.

Versatile, semplice da applicare e ormai realizzata mettendo in campo tecnologie che permettono di preservarne a lungo l’igiene, la carta da parati è un’alleata unica della personalizzazione di diversi ambienti della casa.

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