Torna in libreria l’artista più influente della scena underground italiana: Gianluca Lerici in arte Prof. Bad Trip con Psycho

A più di dieci anni dalla scomparsa torna in libreria l’artista più influente della scena underground italiana: Gianluca Lerici in arte Prof. Bad Trip. Edito da Eris Edizioni in collaborazione con Jenamarie Filaccio, Tekè Gallery e Tabularasa Edizioni di Carrara. Prof. Bad Trip torna in vita con il volume Psycho, arricchito da Kathodic Karma. Biografia, bibliografia e discografia sono a cura di Jena Marie Filaccio, Stefano Dazzi Dvorak, Vittore Baronie Marco Cirillo Pedri.

Gianluca Lerici nasce a la Spezia nel 1963 e muore nel 2006 a causa di un infarto. Partecipa alla prima ondata punk rock italiana iniziando ad autoprodurre, con il nome d’arte Professor Bad Trip, fanzine dedicate all’ambiente punk; ideatore assieme a Benzo dei Fall Out, della fanzine Archaeopteryx, che uscì fino al 1984. Negli anni novanta, dopo la laurea all’Accademia di belle arti di Carrara, il suo distintivo stile grafico, spesse e volitive linee nere mescolate a un’anima psichedelica e influenze cyberpunk, lo porta a collaborare con case editrici, come Arnoldo Mondadori Editore, come copertinista oltre che come autore dell’Almanacco Apocalittico 2002; i suoi lavori sono pubblicati anche sulle riviste Frigidaire e Decoder. L’opera più nota è l’adattamento a fumetti del Pasto nudo di William S. Burroughs, per la Shake edizioni. L’ultimo lavoro fu “Greetings from Hell”, realizzato per il centro sociale milanese COX18, terminato poco prima della sua morte.

Nel volume appena uscito, la storia principale è Psycho contenuta in uno dei due volumi Shake, inoltre troviamo una storia breve Kathodic Karma, che non era presente in quei volumi e mai ripubblicato dagli anni ’90.

Il titolo Psycho non si rifà al capolavoro di Alfred Hitchcock, ma corrisponde al nome anagrafico del protagonista, un investigatore privato al Sam Space che si trova coinvolto nelle macchinazioni per il controllo delle masse da parte dei potenti. Ambientato nel 2020.

Lerici è riuscito in maniera visionaria a immortalare un futuro claustrofobico, dove ogni persona è tenuta sotto controllo e dove i potenti sono riusciti a inebetire il popolo soggiogandolo.

Lettura interessante, una piccola perla che aiuta a far conoscere la storia e i lavori di un artista che ha influenzato l’underground italiano.

Giada Fanelli

Articolo precedente“Scomparsa” al via la nuova fiction di Rai1 con Vanessa Incontrada e Giuseppe Zeno
Articolo successivo“Caccia al Tesoro” è il nuovo cinepanettone targato Carlo Vanzina con Vincenzo Salemme
Musica,Cinema,Letteratura,Arte,Luoghi,TV,Interviste esclusive e tanto altro ancora. Domanipress.it