Recensione : L’erede di Thaira

L’erede di Thaira è il quarto libro di Linda Bertasi, contrariamente alle opere precedenti, questo non è un romanzo storico, ma neanche un “romance”.

Infatti i temi principali, qui trattat,i appartengono al mondo dell’occulto e del sopranaturale.

Nel seguente libro non mancano riferimenti a tecniche quali l’ipnosi, la cristalloterapia, la mineralogia, i simboli dei fiori e le proprietà terapeutiche dei fiori, insomma vi è un vero e proprio inno alla magia naturale, quindi un richiamo alla filosofia naturale del Rinascimento.

L’opera è infatti ambientata nel 1565 a Viserbella, una località di Rimini ed è ispirata alla leggenda della strega Vaccarina, bruciata sul rogo nel 1587.

Nel 1561 una donna venne accusata di stregoneria e condotta sul rogo per essere bruciata , la figlia, oltre al trauma della morte ingiusta e violenta della madre, conserverà anche un ciondolo a forma di sette punte, il quale nel tempo si rivelerà molto utile e importante.

Nel libro, ambientato all’inizio nel 1565 si assiste poi a un salto temporale e improvvisamente ci ritroviamo catapultati nel 2013, dove viene narrata la storia di Arianna, una giovane ragazza che ha perduto la memoria, anche per lei la magia si rivelerà molto importante per recuperare i ricordi delle propria vita e le origini della propria famiglia.

Questo libro è senz’altro particolare per i temi trattati, però molto piacevole e interessante a mio avviso, da consigliare vivamente, sia a coloro che credono nel sopranaturale, ma anche a coloro che, per un motivo , o per un altro, necessitano di evadere un po’ dalla realtà quotidiana.

Cheti Abate

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