Recensione: “Laura Xmas” Laura Pausini reinterpreta i grandi classici del Natale a tempo di Swing

Ci sono delle “tappe artistiche” per i cantanti e gli interpreti più audaci che sembrano quasi essere un percorso obbligato. Mi riferisco ai vari  greateast hits e raccolte che puntualmente a seguito di una stagione particolarmente positiva arrivano inesorabili come una pioggia nei mesi autunnali. Un’altra tappa meno scontata e sicuramente più complessa è quella di reinterpretare il repertorio natalizio. Ci hanno provato i più grandi della musica internazionale come Frank SinatraMichael Bolton, Mariah Carry e Michel Bubblè ma anche nomi italiani dalla mitica Mina fino alla rocker Irene Grandi. Quest’anno il testimone o per meglio dire il panettone passa a Laura Pausini che presenta al grande pubblico il suo nuovo album “Laura Xmas” una raccolta di dodici grandi classici che vi immergeranno nella magica atmosfera del Natale.

Confrontarsi con questo repertorio tanto amato quanto abusato non è un’opera semplice lo sa bene la Laura nazionale che in quest’album “vola alto” proponendo un arrangiamento swing tra il ritmato ed il fiabesco di brani come “Jingle bell rock“, “Santa Claus is coming to town” fino alla corale “Oh happy day“. L’album scorre colorato, vivace e sognante al tempo stesso come se fosse la colonna sonora di un classico Disney, senza essere mai troppo prevedibile. I suoni di “Laura Xmas” arrangiati da uno dei più grandi produttori mondiali Patrick Williams, sembrano strizzare l’occhio ora ad atmosfere d’oltreoceano, come in “Happy Xmas war is over” fino a passare a ritmi latini in “Feliz Navidad” e alla solennità di “Adeste Fideles” abbracciando i gusti musicali dello sconfinato pubblico al quale è rivolto l’album distribuito in ben 10 paesi.

Unico neo, se così possiamo definirlo, è la mancanza di un duetto prestigioso che avrebbe contribuito ad arricchire ulteriormente la raccolta, sebbene la scaletta serrata non ne faccia sentire la mancanza.

Laura Xmas segna una nuova tappa nella carriera musicale di Laura Pausini che la colloca di diritto nella tradizione natalizia che  d’ora in poi non sarà fatta solo di Bing Crosby, Frank Sinatra e Mariah Carry perchè vedrà sventolare sulla vetta anche la bandiera italiana.

Simone Intermite

RASSEGNA PANORAMICA
Recensione: "Laura Xmas"
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Direttore editoriale del portale Domanipress.it Laureato in lettere, specializzato in filologia moderna con esperienza nel settore del giornalismo radiotelevisivo e web si occupa di eventi culturali e marketing. Iscritto all’albo dei giornalisti dal 2010 lavora nel campo della comunicazione e cura svariate produzioni reportistiche nazionali.
recensione-laura-xmas-laura-pausini-reinterpreta-i-grandi-classici-del-natale-a-tempo-di-swingLaura Pausini in "Laura Xmas" affronta il banco di prova del repertorio natalizio reinterpretando i brani classici delle feste con un arrangiamento swing tra il ritmato ed il fiabesco. L'album scorre colorato, vivace e sognante senza essere mai troppo prevedibile. Unico neo è la mancanza di un duetto prestigioso che avrebbe contribuito ad arricchire ulteriormente la raccolta. "Laura Xmas rimane comunque un piccolo capolavoro, finalmente italiano, che si colloca di diritto nella tradizione natalizia accanto a nomi come Bing Crosby, Frank Sinatra e Mariah Carry