Nel sontuoso scenario del Teatro Sala Umberto di Roma, si è svolta la seconda edizione dei Rainbow Awards-Premio internazionale “Roma per i diritti LGBTQIA+”, una celebrazione immersa nella potente presenza di Michela Murgia. La queer family, tra cui Lorenzo Terenzi, marito di Michela Murgia, e personalità come Francesco Leone, Patrizia Renzi, Chiara Tagliaferri, Maria Luisa Frisa e Teresa Ciabatti, si è riunita per sottolineare l’importanza duratura di articolare i diritti. Come ha eloquentemente dichiarato Terenzi, “Le parole danno corpo“, incitando a una lotta continua per visibilità e riconoscimento.
Un’Affermazione Scintillante dei Diritti LGBTQIA+
L’evento scintillante ha visto una costellazione di personalità politiche, culturali, dello spettacolo, dello sport e digitali ricevere riconoscimenti per i loro sforzi instancabili nell’avanzamento dei diritti LGBTQIA+. Tra questi spicca il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, onorato per le politiche inclusive a sostegno della comunità LGBTQIA+. La serata, curata dalle Karma B con direzione artistica, è diventata una testimonianza dello spirito duraturo di Michela Murgia, risuonando attraverso discorsi toccanti ed espressioni artistiche.
Emma Bonino ed Elly Schlein: Sostenitori al Centro dell’Attenzione
Tra il glamour, Emma Bonino e Elly Schlein sono salite sul palco, ciascuna riconosciuta per il loro impegno incrollabile. Emma Bonino, scherzando sulla sigla “Lgbtqia+“, ha sottolineato la necessità di un’approccio inclusivo che vada oltre le barriere linguistiche. Elly Schlein ha attirato l’attenzione sul tragico incidente di un tredicenne vittima di bullismo a Palermo, sottolineando le sfide persistenti della comunità arcobaleno. La cerimonia di premiazione è diventata così una piattaforma non solo di celebrazione, ma anche per affrontare le questioni urgenti e le responsabilità che ci attendono.
