Lo street artist Banksy torna con una nuova opera: svelata la sua identità?

Banksy, il famoso street artist senza volto, torna a far parlare di sé con un’altra opera apparsa questa volta su un muro della sua città, Bristol. L’immagine pubblicata sui social dall’artista con il titolo “Aachoo” raffigura una donna anziana intenta a starnutire e lo starnuto è talmente forte da farle cadere bastone e borsetta e farle volare via la dentiera. Come molte opere dell’artista con un riferimento all’attualità, questa sembra voler alludere alla pandemia in corso e non è stata affatto casuale la scelta di posizionarla in Vale Street, nota per essere la strada più ripida d’Inghilterra. Tuttavia, tra le foto pubblicate dall’artista spicca un passante che finge di venire investito dallo starnuto e proprio su questa figura si è concentrata l’attenzione di molti che si sono chiesti se si tratti proprio dello stesso Banksy.

Un reporter di un quotidiano locale, il Bristol Live, ha raccontato che l’uomo si chiamerebbe Rob e ciò confermerebbe la teoria più accreditata che vedrebbe Robin Gunningham come principale sospettato. In questi ultimi anni sono state tante le teorie formulate sulla sua identità che hanno scatenato accesi dibattiti, prima fra tutte quella che lo associava al musicista e graffittista Robert Del Naja seguita dalla più quotata, sostenuta da un esperto forense, che affermava con certezza si trattasse di Jamie Hewlett, il graphic artist fondatore dei Gorillaz. Al momento non abbiamo ancora nessuna conferma, solo supposizioni che vanno ad accrescere il mistero attorno alla figura dello street artist di Bristol.

Non solo Banksy, ma nel mondo dell’arte contemporanea troviamo molti artisti che per scelta hanno deciso di non rivelare il proprio volto. L’artista spagnolo Felipe Cardeña non si è mai mostrato in pubblico, ma desta meraviglia ovunque in giro per il mondo con le sue psichedeliche composizioni di collages dalle forme floreali che toccano i temi del sacro, delle diverse identità culturali e della contaminazione tra natura umana e forme naturali.

Lo scultore conosciuto come M’horò preferisce che siano le sue opere a parlare di sé e a catturare l’attenzione dello spettatore che non può non rimanere affascinato dalle sue sculture, realizzate con materiali industriali riciclati e concepite per creare un rapporto tra società e ambiente dimostrando che anche un rottame può tornare in vita e diventare qualcosa di nuovo.

Avvolta nel mistero è la figura di Greta Frau, ricercatrice tedesca che dopo un brutto incidente ha fondato una scuola il cui scopo è trasmettere la bellezza. Non ha mai mostrato il suo volto, ma conosciamo i volti delle sue adepte chiamate trance, caratterizzate da fattezze simili tra loro che le fanno apparire come delle maschere dagli sguardi penetranti che celano il segreto di una bellezza fuori dal tempo.

Non conosciamo i motivi per cui Banksy non voglia rivelare la propria identità, ma una cosa è certa l’alone di mistero da lui creato ha fatto sì che diventasse un mito, un simbolo contro la discriminazione e la violenza come una sorta di Robin Hood della street art. Ci rivelerà mai la sua vera identità? Lo scopriremo forse nel suo prossimo attacco d’arte.

Giulia Salome

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Laureata in Lettere moderne e specializzata in Storia dell’arte con una tesi sui castelli del Molise, docente di Storia dell’arte e immagine. Ama tutto ciò che è artistico, nel tempo libero si diletta a dipingere guidata dall’ispirazione del momento immaginando di essere Van Gogh.