Intervista: Luca Seta viaggio tra la musica e il cinema come in un romanzo di Kerouac

Nel panorama musicale internazionale, più che in quello italiano, non è difficile che artisti che scelgono il canto come forma comunicativa siano anche impegnati su altri canali come la recitazione, manifestando un’unica urgenza comunicativa sotto diverse forme; è il caso di Luca Seta attore di successo conosciuto per la fiction “Un posto al sole” e prossimamente al cinema con il film “Infernet” con Remo Girone e Ricky Tognazzi diretto da Giuseppe Ferlito , che ha deciso di comporre musica, seguendo il modus operandi dei grandi cantautori italiani, raccontando se stesso ed il mondo in maniera introspettiva. Il suo nuovo lavoro intitolato “In viaggo con Kerouac”si contraddistingue per originalità e freschezza, canzoni nate dalla sua penna che rievocano attimi, momenti di vita colti in vivide istantanee, capaci di trasmettere immagini ed emozioni forti e audaci. Undici tracce, una raccolta ricca e immaginifica in cui veri e propri quadri storici si insinuano nelle pagine della vita quotidiana, delle piccole esperienze comuni a tutti noi e che caratterizzano il nostro personale viaggio. Noi di Domanipress abbiamo incontrato Luca e abbiamo parlato con lui di questo nuovo percorso.

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Il titolto del tuo album “Viaggiando con Kerouac” cita il celebre scrittore statunitense Jack Kerouac. Come mai hai deciso di scomodare un esponente della beat generation?

Mi sono ispirato a lui perchè lo amo molto. La tematica dei suoi libri è il viaggio…io mi sento sempre in movimento nella mia vita e anche le canzoni che ho scritto spaziano su vari generi e contenuti. Si “viaggia” dalla canzone d’amore a quella di denuncia sociale. L’album rappresenta per me un viaggio tra differenti storie.

 

Il singolo che ha anticipato l’album si intitola “Cavolo” ed è un brano pop-rock d’impatto che descrive le emozioni del primo incontro d’amore…

“Cavolo” è la prima canzone che ho scritto in assoluto. Il mio approccio alla scrittura non è mai stato mentale è sempre stata una creazione spontanea…tutte le mie canzoni le ho scritte di getto. Mi piace pensare che le canzoni vivono nell’aria…e poi decidono autonomamente da chi farsi scrivere. In ognuna di loro c’è comunque tutto il mio vissuto.

 

La tua carriera artistica si divide tra recitazione e musica. Come unisci queste due attitudini così apparentemente diverse?

Mi piace alternare queste due cose…Tutto funziona ad urgenze…quando ho il bisogno di scrivere canzoni lo faccio senza troppe gabbie. Anche il lavoro attoriale è una necessità. Sono un incosciente inconsapevole quando arrivano le occasioni mi ci butto anima e corpo. Musica e recitazione sono la stessa cosa che poi hanno una forma diversa

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A proposito di recitazione oltre alla fiction “Un posto al sole” presto sarai al cinema con “Infernet” un film denuncia sul cattivo uso del web con Remo Girone, Ricky Tognazzi diretto da Giuseppe Ferlito. Tu quale rapporto hai con il mondo social ?

 

Ho passato tutte le fasi…prima li detestavo poi li ho amati troppo e adesso sono dell’idea che come tute le cose se usati bene sono una grande risorsa. Bisogna avere attenzione sopratutto per i più giovani che devono essere accompagnati per un utilizzo consapevole.

 
Come ultima domanda parafrasiamo sempre il titolo del nostro magazine e chiediamo come vede il “Domani” Luca Seta quali sono le tue speranze e le tue paure?

Ho smesso di guardare al Domani…il passato non si può cambiare ed il futuro non si può prevedere. Seguo il carpe diem oraziano ma non in maniera adolescenziale. Lavoro e costruisco l’oggi,tutto ciò che arriverà domani, se ci sarà, è un dono.

 

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