Intervista : Lorenzo De Pretto – il vignettista veneto racconta i retroscena dell’arte del fumetto.

Un disegno è una forma di comunicazione non verbale tra le più immediate perché comunica al mittente un messaggio chiaro e diretto ,lo immerge in un mondo altro ,riesce a rovesciare la realtà attraverso il sogno o la parodia che può diventare tagliente al punto di divenire pericolosamente libera ,così come dimostrano le cronache di questi giorni;perché il tratto di matita è una bacchetta magica che può creare liberamente un mondo sotto la sua punta.

Noi di domanipress,ricordando i tristi avvenimenti di cronaca di questi giorni, abbiamo voluto conoscere quest’arte  parlando con  Lorenzo de Pretto famoso  fumettista e disegnatore di “Prezzemolo” amata mascotte del parco divertimenti Gardaland e del fumetto Geronimo Stilton percorrendo le tappe  della sua carriera dalla creazione del drago più famoso d’Italia alla sua recente collaborazione con “Topolino”.

 

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Come nasce la tua passione per il disegno e la grafica? Come si diventa vignettisti professionisti?

 

Ho sempre disegnato fin da piccolo, conservo ancora dei miei disegni di Paperino e Topolino che risalgono all’età di 4/ 5 anni, alle elementari poi realizzavo dei veri e propri giornalini a fumetti che facevo leggere ai miei fratelli e amici.

Più tardi, finite le medie, non essendoci scuole specifiche per il fumetto ho frequentato una scuola d’arte. A quei tempi l’unico modo per entrare in questo mondo era andare “a bottega” di qualche autore e frequentare le poche fiere del fumetto allora esistenti, cercando di avvicinare i disegnatori per farsi svelare i segreti del mestiere. Per me è stato importante l’incontro con Cavazzano e più tardi con Silver, da loro ho imparato molto, ma l’unico vero modo per capire i fumetti era leggerli e disegnarli continuamente. Oggi ci sono una infinità di corsi, scuole e internet aiuta moltissimo chiunque voglia avvicinarsi a questo ambiente… ma il segreto rimane sempre il solito, leggere fumetti ed esercitarsi con il disegno. Difficilmente però il mercato Italiano ti da la possibilità di vivere con il solo lavoro di vignettista…io per esempio nel mio studio a Piovene Rocchette alterno il mio lavoro di Grafico pubblicitario a quello del fumettista.

 

 

Nel 1993 hai iniziato a collaborare con Gardaland per il disegno della mascotte “Prezzemolo” come è nata questa collaborazione e qual è il tuo rapporto con questo personaggio?

 

E’ stato grazie ad un concorso: a Gardaland negli anni novanta avevano capito l’importanza di una mascotte all’interno del parco, ma il drago che già avevano non piaceva, era troppo simile ad un altro già esistente e non aveva una caratterizzazione adeguata.

Il concorso è durato un anno a cui hanno partecipato parecchie agenzie italiane ed estere, ma alla fine ha vinto il mio Prezzemolo e da lì è partito il tutto.

Ho cominciato a progettare i gadget, le scenografie, i videogames e poi sono arrivati i fumetti e i vari personaggi di contorno.

Per me Prezzemolo è come un figlio…ogni volta che vedo un progetto realizzato è un’emozione, forse la più grande soddisfazione che mi ha dato questo “ragazzo” sono state le sue avventure a cartoni animati trasmesse sulle reti mediaset.

 

Nei primi anni 2000 Prezzemolo era diventato anche un fumetto sulla falsariga di “Topolino” ma poi non è stato più prodotto ,nonostante ci sia stata una petizione,  perché? Ti piacerebbe riproporre questo progetto in futuro?

 

Poco più che venticinquenne ho ricevuto il compito di dirigere artisticamente il mensile di Prezzemolo, dovevo scrivere e disegnare la storia di apertura oltre che a coordinare mensilmente  tutti gli altri sceneggiatori e disegnatori, molti di loro quali erano già professionisti affermati e per me dover guidare quelli che io consideravo dei maestri fu inizialmente un trauma, mi ritrovai a lavorare con dei ritmi e responsabilità che fino ad allora erano per me impossibili. Ma ho imparato in fretta, tanto che la rivista usci regolarmente e puntualmente in edicola per ben 11 anni.  Poi, un giorno, è arrivata la vendita del parco ai nuovi proprietari che preferirono destinare il budget per il giornalino ad altre cose. E’ stata una scelta aziendale che non ha tenuto conto del fatto che le vendite andavano bene e che c’era un vasto pubblico di lettori affezionati. Da alcuni di loro nacque l’idea della petizione che raccolse parecchie adesioni… ma che purtroppo non servì a nulla.

Prezzemolo venne chiuso… A me dispiace ancora oggi ed è ovvio che se il progetto ripartisse sarebbe una grande gioia per me e penso anche per Giuseppe Ferrario mio carissimo amico e co-autore delle storie del draghetto.

 

 

Oltre a Prezzemolo hai anche disegnato il fumetto di Geronimo Stilton e recentemente hai collaborato con Topolino. Come cambia il modo di disegnare in base alle committenze e quali sono le tue ispirazioni a livello di fumetti e disegno?Con chi ti piacerebbe ancora collaborare?

 

Ovviamente quando si cambia il personaggio, ci si deve adattare anche ai canoni grafici dello stesso.

Prezzemolo è un personaggio che ho creato io, lo conosco sotto ogni aspetto, grafico e caratteriale e quindi risulta sicuramente più semplice per me disegnarlo e raccontarlo. Con Geronimo ho avuto parecchia libertà in quanto sono stato il primo a disegnarlo in forma di fumetto. Il mondo Disney è invece estremamente complesso, i personaggi e le loro storie sono vincolate da regole ferree, la cura dei dettagli grafici è davvero accurata ed è giusto sia così se si vuole mantenere il livello di qualità che hanno raggiunto fino ad oggi.

Se proprio potessi scegliere un altro personaggio da disegnare fra quelli già conosciuti, bé Asterix sarebbe il top, ma nonostante Uderzo abbia recentemente smesso di disegnarlo, passando il testimone ad altri autori, ritengo questa possibilità davvero utopistica!!!

 

Com’è nata la collaborazione per Geronimo Stilton?

 

Anche in questo caso attraverso una selezione di vari autori. Ci sono state richieste delle tavole di prova, scelsero me perché non mi limitai a”fumettare “ il personaggio ma proposi un segno simile a quello dei primi libri colorati ad acquerello e inoltre suggerii alcune soluzioni grafiche, come la scelta del formato francese (tipo Asterix) e l’inserimento dei grafismi nelle onomatopee, tipico dei libri di Geronimo Stilton.

 

Domanda pratica….quante matite bisogna consumare per raccontare una storia a fumetti? Come viene invece applicato il colore? Come si è evoluto il modo di disegnare in digitale?

 

Matite moltissime! Carta tantissima, ma per fortuna da un po’ di anni è venuto in aiuto il computer e dei programmi dedicati come Manga Studio per esempio, oggi la colorazione viene quasi sempre fatta in digitale e se prima dovevo spendere parecchi soldi per procurarmi carta e pennelli costosissimi per inchiostrare le tavole, oggi mi basta una tavoletta grafica per avere a disposizione infiniti pennelli.

Io però amo disegnare sul mio vecchio tavolo da disegno e quindi le matite preferisco ancora farle a mano, su carta, per poi scansionare il tutto e inchiostrare e colorare in digitale.

 

Cosa consiglieresti ai giovani disegnatori? Quali sono le qualità che un buon fumettista dovrebbe avere?

Di disegnare moltissimo, di “copiare” i più bravi per poi cercare di trovare un proprio stile, inoltre oggi ci sono molti libri o manuali che parlano di questa forma d’arte e sui quali si può cercare di attingere il più possibile prima di provare a proporsi a qualche editore.

 

In questi giorni abbiamo sentito parlare di come un tratto di matita possa essere ritenuto scomodo….cosa pensi della satira politica che utilizza il disegno per veicolare questi messaggi sociali?

 

L’uccisione dei disegnatori e dei civili in Francia mi ha enormemente rattristato, ma non possiamo mettere a confronto queste assurde e violente reazioni con quelle che la normale satira dovrebbe suscitare nella gente.Considero la satira come uno strumento popolare utile per colpire i potenti e le loro ingiustizie… Ma purtroppo viviamo in un’epoca difficile, con dei reali pericoli e forse bisognerebbe però fare più attenzione nel provocare questa nuova forma di terrore che non ha nulla a che vedere con le religioni ma è fatta di uomini che se ne fregano della libertà dell’altro e non si fanno scrupoli nemmeno nell’armare le mani di un bambino.

 

Come ultima domanda parafrasiamo sempre il titolo del nostro magazine e chiediamo come vede il “Domani” Lorenzo De Pretto quali sono le tue speranze e le tue paure?…nel tuo caso se dovessi disegnare un’immagine del domani cosa disegneresti?….

 

Non sono spaventato dal futuro, anzi pongo parecchie speranze nel domani quindi credo che un grande “SMILE” che sorge come il sole di un nuovo giorno potrebbe essere il mio disegno augurale per me e per tutti voi.

 

Simone Intermite

 

Lorenzo De Pretto 48 anni grafico pubblicitario, inizia la sua carriera di disegnatore nel 1985 grazie a Silver il creatore di Lupo Alberto, per il quale inchiostra alcune storie di Lupo Alberto e Cattivik.

Nel 1993 vince il concorso indetto dal parco di divertimenti GARDALAND per il restyling della mascotte PREZZEMOLO.

Da allora si dedica al coordinamento e alla realizzazione grafica del merchandising degli altri progetti legati ai personaggi del parco.

Tra il 1995 e il 2006 si occupa della direzione artistica del mensile a fumetti Prezzemolo distribuito i tutta Italia e della supervisione di progetti realizzati da ditte specializzate come i Videogames, la serie di cartoni animati trasmessa da ITALIA 1.

Con Prezzemolo ha pubblicato alcuni libri, “Le storie più belle” edito da PAVESIO (2001), “Il medaglione magico” , “La grande sfida” ,“La globosfera  di Bambù” ,“Capitan Mekkano” e “la festa sottosopra” editi da MONDADORI (2004-2005).

Nel 2004 crea per il GRUPPO BANCO POPOLARE un nuovo personaggio “BRUKY” un bruco che abita in una megalopoli con i palazzi a forma di frutta .

Nel  2007 disegna “GERONIMO STILTON  alla scoperta dell’America”   prima trasposizione a fumetti delle storie di Geronimo Stilton.

Per lo stesso personaggio realizza altri due volumi “Il Mistero della Gondola di Cristallo” (2009) e “Hotel Zanzibar” (2011)

Nel  2014 Vince il premio Internazionale alla 46ª Rassegna di Umoristi A Marostica.

Nel 2015 inizia la sua collaborazione con il settimanale Disney TOPOLINO.

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