Il Museo Archeologico del Chianti presenta il suo nuovo volto ed un allestimento ricco di sorprese

Castellina in Chianti. Nuovo nome, logo e allestimento per il MACH, Museo Archeologico del Chianti di Castellina in Chianti che dal 2006 conserva e racconta la storia più antica del territorio. Nato diciassette anni fa come Museo Archeologico del Chianti Senese, la struttura si presenta oggi con un nuovo percorso espositivo nella Rocca medievale, già sede del Museo, presentato ufficialmente nei giorni scorsi e realizzato per valorizzare i reperti in arrivo da tutto il Chianti senese e fiorentino. L’allestimento dei nuovi spazi è stato sostenuto dal Comune di Castellina in Chianti e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo con il contributo dell’Unione Europea attraverso GAL Leader e Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.

Il nuovo percorso espositivo – coordinato dal direttore del Museo, Marco Firmati, e dalla funzionaria archeologa della Soprintendenza, Maria Gabriella Carpentiero – punta a rendere più fruibile la visita a tutti gli utenti valorizzando con nuove teche e collocazioni i reperti conservati: oltre 200 oggetti, gioielli e utensili provenienti da tutta l’area del Chianti, che raccontano la vita quotidiana dei pastori che 4.000 anni fa si muovevano alla ricerca dei pascoli e dei principi etruschi che hanno lasciato nell’imponente Tumulo di Montecalvario e in altre ricche sepolture (Fonterutoli, Malpensata, Poggione) l’orgogliosa testimonianza del loro potere risalente al periodo compreso tra la fine del VII e del VI secolo a.C. A questi reperti si uniscono due punte di diamante: il carro etrusco, rinvenuto nel Tumulo di Montecalvario, rivestito di lamine decorate di bronzo e di ferro e ricostruito con un complesso intervento di restauro, e la testa di leone in pietra serena, trovata nello stesso Tumulo e diventata simbolo del Museo fin dalla sua apertura nel 2006.

La visita permette di scoprire anche i suggestivi ambienti della Rocca medievale, ovvero il cassero della fortificazione fiorentina che domina il paese. La Rocca venne costruita a partire dal 1401 sui resti delle precedenti strutture distrutte dai Senesi e dai loro alleati quando, nel 1397, assediarono con successo l’avamposto nemico. Il percorso comprende il camminamento mediano e la cima della torre, da cui è possibile osservare un panorama mozzafiato: dalla Valdelsa e San Gimignano ai Monti del Chianti e il Pratomagno fino ai Monti Amiata e Cetona.

Il Museo Archeologico del Chianti è aperto tutti i giorni dal 1° marzo al 31 ottobre e nel periodo delle festività natalizie dalle ore 10 alle 18. Per informazioni, è possibile chiamare il numero 0577-742090 e inviare un’e-mail a info@museoarcheologicochianti.it. Il costo del biglietto è di 5 euro (intero) e 3 euro (ridotto) per ultra 65enni, studenti universitari e bambini 7-14 anni. Sono previste, inoltre, riduzioni per gruppi di 15 o più persone (2 euro) e per gli studenti delle scuole dell’obbligo (1 euro) e ingresso gratuito per bambini 0-6 anni, soggetti con disabilità certificata, guide turistiche con tesserino, titolari tessera ICOM, dipendenti MiC, accompagnatori di scolaresche e gruppi, alunni delle scuole di ogni ordine e grado dei Comuni del Chianti senese (Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Radda in Chianti, Castelnuovo Berardenga) e di Monteriggioni, residenti nei Comuni del Chianti senese.

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