Chi era Tullio De Mauro il linguista padre del celebre dizionario

È morto Tullio De Mauro. Linguista, docente universitario, autore del Grande dizionario italiano dell’uso e della Storia linguistica dell’Italia unita pesante compagno cartaceo di generazioni di studenti e filologi, aveva 84 anni. De Mauro ha ricoperto la carica di ministro della pubblica istruzione dal 2000 al 2001». La notizia è stata data dal sito della rivista «Internazionale», diretta dal figlio di De Mauro, Giovanni.

De Mauro si è dedicato con devozione alla linguistica generale con un ampio commento storico-interpretativo al Cours de linguistique générale di F. de Saussure (1967) e con numerosi studi di semantica teorica e storica. Ha inoltre indagato gli aspetti linguistico-culturali della società italiana dopo l’unità nella sua Storia linguistica dell’Italia unita (1963). Recentemente, invece si è dedicato maggiormente agli studi sociologici, indagando le connessioni tra lo sviluppo dei sistemi comunicativi e l’evoluzione della civiltà moderna. Questa metodologia di studio lo ha portato in seguito a curare la redazione di un nuovo dizionario dell’italiano contemporaneo. Ha proseguito l’attività di saggista negli anni Novanta con la pubblicazione di testi quali: Lessico di frequenza dell’italiano parlato (1993, in collab.), Capire le parole (1994), Idee per il governo: la scuola (1995), Linguistica elementare (1998); successivamente ha pubblicato Prima lezione sul linguaggio (2002), La fabbrica delle parole (2005), Parole di giorni lontani (2006), Lezioni di linguistica teorica (2008), In principio c’era la parola? (2009), Parole di giorni un po’ meno lontani (2012), La lingua batte dove il dente duole (con A. Camilleri, 2013) e In Europa son già 103. Troppe lingue per una democrazia? (2014). Ha anche curato il DAIC. Dizionario avanzato dell’italiano corrente (1997), il Dizionario della lingua italiana (2000), il Dizionario etimologico (con M. Mancini, 2000) e il Dizionario delle parole straniere nella lingua italiana (con M. Mancini, 2001). Intensa anche la sua attività da giornalista pubblicista : ha collaborato tra le testate giornalistiche che vantano la sua collaborazione ci sono “Il Mondo” e “L’Espresso”.

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