Carla Buckley: LA LUCE DOPO IL TRAMONTO

Tyler è un ragazzo speciale. E non perché è affetto da una rarissima malattia genetica che lo costringe a vivere al buio, quasi sempre nella sua stanza, senza altri contatti con l’esterno che non siano i familiari e Internet. No, Tyler è un ragazzo speciale perché, nonostante tutto ciò, è sicuro che prima o poi troverà il suo posto nel mondo. È lì fuori, da qualche parte, che lo aspetta. Lui deve solo cogliere l’occasione giusta per dimostrare agli altri, in particolare a sua madre, che nella vita se la può cavare anche da solo. Ed è per questo che, quando in un freddo pomeriggio di pioggia, la figlia dei suoi vicini scompare nel nulla, Tyler si mette in testa di risolvere il mistero e, all’insaputa di tutti, la notte inizia a uscire di casa per andare a caccia d’indizi, scoprendo così i piccoli, grandi segreti degli abitanti del quartiere. Ma, a poco a poco, si renderà conto che è proprio la sua famiglia a nascondere i segreti più pericolosi.

 

Dodici anni fa, la vita di Eve Lattimore è cambiata per sempre. Seduta in un asettico studio medico, con in grembo il figlio di due anni e stringendo la mano del marito per farsi forza, ha ascoltato la diagnosi: per Tyler, anche la minima esposizione alla luce del sole porterebbe essere fatale. Da allora, ogni mattina prima che sia l’alba, Eve si assicura che il figlio finisca la colazione in tempo e ritorni in camera sua, dove le finestre sono schermate con pesanti tende nere. Poi chiude la porta a chiave, per riaprila solo dopo il tramonto. Proteggere Tyler dalla luce è la missione di Eve. Una missione che lei non abbandonerà nemmeno quando, in un freddo pomeriggio di pioggia, commetterà una leggerezza imperdonabile e dovrà scegliere tra suo figlio e la verità.

 

 

Eletto dalla critica americana come uno dei migliori romanzi dell’anno, La luce dopo il tramonto ci coinvolge in una storia profondamente autentica, animata da due personaggi a loro modo straordinari − Tyler, un outsider che vede il mondo da una prospettiva spiazzante e senza ipocrisie, e Eve, una madre che ha rinunciato a tutto per dedicarsi al figlio −, e che solleva degli interrogativi che prima o poi tutti noi ci troviamo ad affrontare.

Fino a che punto è giusto spingersi per proteggere le persone che amiamo? Fino a che punto è giusto che le nostre paure condizionino la vita dei nostri figli?

 

Carla Buckley è nata a Washington, dove ha lavorato presso lo Smithsonian Institution, l’ente per l’istruzione e la ricerca che gestisce venti musei in tutti gli Stati Uniti e considerato il più grande complesso museale del mondo. La passione per la letteratura, però, l’ha convinta a lasciare il suo impiego per dedicarsi a tempo pieno alla narrativa. La luce dopo il tramonto è il suo esordio in Italia.

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