Amy Winehouse, quanto ci manchi: il ricordo indelebile a dieci anni dalla sua scomparsa

Sono trascorsi più di dieci anni da quel fatidico 23 luglio 2011, quando i media britannici diffondevano la tragica notizia della morte di Amy Winehouse, la talentuosa cantante che, nonostante il tempo, continua a rimanere un’icona di stile e di musica. A soli ventisette anni, Amy ci ha lasciato a causa di un letale cocktail di alcol e farmaci, mettendo fine a una vita segnata da una tormentata battaglia contro le dipendenze da alcol e droga, da solitudine e da profonde difficoltà emotive mai veramente risolte.

Il 14 settembre 2023, Amy Winehouse avrebbe compiuto quarant’anni. Nata nel 1983 a Enfield, una città a nord di Londra, in una famiglia di musicisti jazz professionisti e appassionati di musica, Amy aveva il DNA della musica nel sangue. Sua nonna, Cynthia, era una cantante che aveva frequentato il leggendario sassofonista jazz inglese Ronnie Scott. Gli zii di Amy suonavano nei locali jazz di Londra, e suo padre era un appassionato di Frank Sinatra; insieme, padre e figlia cantavano “Fly Me to the Moon”, diventata nel tempo la loro canzone del cuore.

Oggi, una delle amiche più care di Amy, la scrittrice e performer Chantelle Dusette, si chiede come sarebbe stata la vita di Amy se fosse ancora qui. Chantelle è apparsa nel documentario della BBC del 2021 intitolato “Reclaiming Amy”, in cui Amy stessa aveva dichiarato che si immaginava con una famiglia e magari con due o tre figli entro dieci anni. Questa visione del futuro aveva fatto commuovere Chantelle, che aveva sottolineato quanto Amy sarebbe stata una madre meravigliosa.

“Mi manca profondamente il modo in cui abbracciava, come un orso,” confida Chantelle in occasione del quarantesimo compleanno immaginario di Amy Winehouse. “Mi sentivo circondata, il che è strano, considerando che potevo tenerla in una tasca. Io sono alta un metro e ottanta, e lei non lo era.”

Amy Winehouse continua ad essere ricordata come una delle persone più brillanti e divertenti, come testimonia Chantelle, che aveva conosciuto Amy quando aveva appena diciannove anni, ma già con un talento straordinario. “La sua risata era davvero uno dei suoni migliori di sempre. Profonda e forte.” Chantelle immagina come avrebbero festeggiato oggi, se Amy non fosse così tragicamente scomparsa: “Lei adorava cucinare con le sue amiche,” ricorda, evocando memorie di compleanni passati a preparare polpette. “Probabilmente ancora adesso avremmo fatto quello.”

La cantante statunitense continua a vivere nei cuori dei suoi fan e degli amici che l’hanno conosciuta da vicino. La sua musica e il suo spirito indomito resteranno per sempre nell’immaginario collettivo, mentre ci chiediamo con nostalgia cosa avrebbe potuto essere se solo avesse avuto più tempo.

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