“Alda Merini e Michele Pierri. Un amore tra poeti”

Dopo l’uscita dei suoi libri di grande successo come “Gianni/Versace: lo stilista dal cuore elegante” (Utopia Edizioni) del 2010, “Gianni Versace” (Edizioni Lindau) del 2012, “Valentino. Ritratto a più voci dell’ultimo Imperatore della Moda” del 2013 e “Burberry. Storia di un icona inglese dalla Regina Vittoria a Kate Moss” sempre del 2013, lo scrittore esce con un libro che non parla di moda e del mondo del Fashion System ma ci parla e ci fa conoscere da vicino un’icona di nobiltà di sentimenti ovvero, Alda Merini la poetessa dei Navigli di Milano.

Tony di Corcia
Il ibro, intitolato “Alda Merini e Michele Pierri. Un amore tra poeti” narra dei sentimenti nati tra due persone sensibili, con un animo nobile e gentile, che hanno percorso una parte della loro vita amandosi. L’amore, il sentimento più nobile, che loro hanno saputo descrivere con poesie di una profondità incredibile. Il libro parla anche di come sia nato questo sodalizio sentimentale ed artistico nonostante migliaia di chilometri li dividessero e, allora, i social non esistevano però i due poeti passavano serate intere, a volte tirando notte fonda, raccontandosi versi recitati, melodie suonate al piano e passate attraverso la cornetta del telefono. E qui nacque l’amore, quello vero.

 

Nel momento più buio della sua esistenza, quando gli stessi editori che un giorno si contenderanno le sue opere ignorano le sue proposte, Alda Merini chiama al telefono un collega geograficamente e anagraficamente lontano: Michele Pierri vive in Puglia, ha 32 anni più di lei, ha perso da poco l’amatissima moglie ed è accudito da un affettuoso esercito di dieci figli.

Ogni sera, i due poeti si danno appuntamento per parlarsi e raccontarsi. Versi recitati fino a notte fonda, melodie suonate al piano e spedite attraverso la cornetta a mille chilometri di distanza, confidenze, ricordi, e a fine mese bollette da quattro milioni di lire.

Una forte amicizia, che si trasforma in un fidanzamento telefonico: Pierri e la Merini sono due voci nella notte, che ignorano i rispettivi volti ma conoscono profondamente le loro anime. Il telefono come medium d’amore.

Nel 1984, finalmente, si incontrano e si sposano a Taranto: inizia la stagione di una serenità sconosciuta per questa donna che abbandona il Nord e giunge in riva allo Jonio con un bagaglio particolarmente pesante, come il doloroso ricordo dei dieci anni trascorsi in manicomio e la nostalgia per le quattro figlie lontane.

È nato così il sodalizio sentimentale e poetico che ha segnato il ritorno di Alda Merini ai fasti letterari dei suoi esordi, quando con il suo talento incantava Spagnoletti, Montale, Quasimodo, Manganelli. Una pagina poco conosciuta della vita tormentata e affascinante della poetessa italiana più amata del Novecento, ma fondamentale nella sua biografia: con il suo sostegno, Pierri è riuscito a farla uscire dalla condizione di isolamento che la imprigionava e l’ha aiutata a pubblicare “La Terra Santa”, il suo capolavoro assoluto.

Sullo sfondo di una Puglia quasi oleografica e di una Milano divorata dalla moda e dagli happy hour, Tony di Corcia racconta una storia d’amore tra persone diversissime eppure simili: Michele Pierri, un asceta che preferisce il silenzio e la meditazione, e abita in un Sud ancora orgogliosamente arcaico, e Alda Merini, irruente e vulcanica regina dei Navigli, affamata d’amore e alla costante ricerca di qualcuno che ascolti le sue parole. Prestigiose “comparse” della narrazione, i protagonisti della letteratura italiana dello scorso secolo: Pasolini, Quasimodo, Montale, Manganelli, Maria Corti, Spagnoletti, Raboni.

Un amore speciale, come può esserlo soltanto un amore tra poeti. Il libro “Alda Merini e Michele Pierri. Un amore tra poeti”, pubblicato da Falco Editore, racconta una pagina poco conosciuta della vita della poetessa italiana più amata del Novecento, compresa tra il 1981 e il 1991; il libro, infatti, si ferma proprio alla vigilia della straordinaria popolarità che la Merini avrebbe conosciuto partecipando al Maurizio Costanzo Show: non a caso, le conclusioni del libro sono affidate proprio al giornalista Maurizio Costanzo.

L’autore

Tony di Corcia è nato a Foggia nel 1975. Ha iniziato la sua attività giornalistica nel 1990. È giornalista professionista. Ha debuttato come scrittore nel 2010.

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