A Sanremo 2024 non ci sono i fiori. La polemica infiamma il web

Il palcoscenico di Sanremo 2024 si prepara a una rivoluzione visiva, grazie alle richieste dettagliate di Amadeus e alla creatività della scenografa Maria Chiara Castelli. Iniziato a marzo, il lavoro si distingue per la sua complessità, con nulla di orizzontale e verticale, ma una struttura curva e sospesa, profonda 9 metri e larga 21. In questa metamorfosi, il retro non è da trascurare, poiché da esso emergono pedane e strumenti musicali, contribuendo a un palco multidimensionale.

L’idea di partenza, concepita da Amadeus, è quella di un fiore sinuoso, una sfida tecnica poiché si lavora con linee dritte e ortogonali. La scelta di incorporare due scale anziché una sola al centro è stata dettata dalla necessità di diversificare gli ingressi, considerando le molteplici esibizioni di gruppi musicali. La scena, realizzata con materiali semitrasparenti, si presenta come uno “specchio segreto”: quando illuminato frontalmente, si specchia, mentre quando accende il fondo, si trasforma in una vetrata.

Bouquet Luminosi

Nonostante il titolo annunci “Sanremo 2024: Non ci saranno fiori,” la sorpresa risiede nei bouquet. Maria Chiara Castelli ha scelto di inserire i fiori sotto forma di bouquet anziché decorazioni fisse. Una decisione pratica, poiché le decorazioni tradizionali avrebbero una durata limitata con luci di scena e calore. Il teatro non è l’ambiente ideale per la loro conservazione. Pertanto, l’attenzione si sposterà sulla consegna dei bouquet, offrendo a chi li riceve la possibilità di godere appieno della loro bellezza portandoli con sé.

La decisione di escludere completamente la presenza di fiori nella scenografia di Sanremo 2024 solleva una polemica sentita tra gli appassionati dello spettacolo. I fiori, simbolo di bellezza e tradizione, hanno sempre aggiunto un tocco di eleganza e romanticismo al festival. L’assenza di questo elemento chiave può essere vista come una scelta audace, ma anche come un allontanamento dalle radici che hanno reso Sanremo un evento unico nel suo genere. La creatività è indubbiamente presente, ma la mancanza di fiori potrebbe privare il festival di quella magia floreale che il pubblico ha imparato ad amare nel corso degli anni.

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