Will Bussetti: «La musica è la parte migliore di me, sono convinto che quando mi guarderò indietro non mi pentirò»

Per Will Bussetti, giovane artista rivelazione dell’anno con oltre 30 milioni di stream su Spotify, la musica non è solo una forma d’arte ma un linguaggio privilegiato con cui esprimere le dinamiche sociali di un’intera generazione, quella che gli analisti chiamano zeta, vivendole in prima persona e appuntandole sulle note musicali come post it giallo flurescente. Queste sono le piacevoli premesse del suo ultimo EP intitolato “Chi sono veramente” edito da Universal Music, un lavoro discograficamente sincero intriso da influenze british che si incontrano con il cantautorato italiano, costruito su 5 tracce che suonano  come istantanee del nostro tempo, che appaiono nitide e a volte feroci. Will, ormai riconosciuto come la nuova promessa del pop della musica italiana dopo aver lanciato Estate è attualmente in airplay con il singolo “Domani che fai?” prodotto da Neezy e Tom espressione perfetta di questo momento storico. Will lo descrive come un brano autobiografico che racconta molto del suo carattere e del suo momento di vita, sia personale che musicale. Nonostante il futuro incerto, con “Domani che fai?” Will lancia un messaggio di speranza e di volontà di proseguire nella vita nel migliore dei modi possibili. Noi di Domanipress sempre attenti alle nuove tendenze del presente lo abbiamo incontrato per parlare con lui della sua musica tra ambizioni e traguardi raggiunti.

 

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Com’ è nato il progetto di “Chi sono veramente” e cosa rappresenta per te?

«Chi sono veramente rappresenta a tutti gli effetti quello che sono personalmente e musicalmente in questo momento, sono orgoglioso di questo lavoro perché ci ho lavorato parecchio e racchiude quello che è stato il mio percorso fin qui. Un primo ciclo che si chiude verso nuovi orizzonti e prospettive in divenire. Il progetto è in cantiere già da un anno e questo era il momento giusto per mostrarmi per quello che sono. Sono assolutamente convinto che quando mi guarderò indietro non mi pentirò mai di questo lavoro perché lo sento davvero parte di me!».

Dal punto di vista musicale, che tipo di sonorità troviamo all’interno dell’ep?

«Dal punto di vista musicale l’atmosfera è influenzata da differenti sonorità che abbracciano diverse melodie e sfumature pop, è sicuramente un lavoro a livello di sonorità molto ricco in cui il pop incontra la canzone d’autore«

Da cosa parti quando scrivi e dove nasce l’ispirazione per i tuoi testi?

«Parto sempre dal quotidiano, scrivo in qualsiasi momento della giornata e mi appunto tutto subito e nell’immediato anche se sono in giro. A volte parto dal testo per scrivere una canzone e poi arrivo alla musica, a volte parto dalla strumentale e poi scrivo il testo, dipende da ogni singolo brano. Certamente la mia è una scrittura realista e istintiva che parte proprio da esperienze mie o che ho vissuto molto da vicino».

Cosa rappresenta la musica per te?

«La musica è la parte migliore di me, mi aiuta ad esprimermi e a tirare fuori le emozioni nel migliore dei modi. Ascolto parecchia musica durante la giornata e non posso pensare di stare senza di lei. Sono molto emozionato di iniziare il primo vero tour il prossimo autunno in quanto finalmente riuscirò a scambiare l’energia con il pubblico che fin ora mi ha sempre sostenuto, non vedo ora di incontrarli dal vivo!».

Nel consumo di musica quali sono i tuoi ascolti preferiti?

«Ascolto davvero tanta musica, poi sono cresciuto con una cultura musicale molto anglosassone in quanto mia mamma è di Manchester per cui puoi immaginare. Ho avuto per anni influenza di band come i Beatles, adorati da mia mamma, anche per me sono diventati religione, mio papà invece mi ha portato alla scoperta del cantautorato italiano. Ascolto anche artisti contemporanei ovviamente e sono molto attento alle novità, bisogna essere molto aperti musicalmente anche a contaminazioni, la forza della musica credo stia proprio in questo, mai porsi limiti e barriere!».

Finalmente  un tour non vedi l’ora….

«Assolutamente non sto più nella pelle.. finalmente il contatto dal vivo che tanto ci è mancato, poi per me è la prima vera esperienza di questo tipo, ho fatto qualche data ma questa volta sarà speciale! Spero di poter restituire anche un solo briciolo di questa grande energia che il pubblico che mi sta sostenendo mi sta facendo sentire da mesi, sono carico e pronto e vorrei che fosse magico!».

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