Nel cuore pulsante di Sanremo2025, tra le luci sfavillanti del Teatro Ariston e l’eco di mille note che si intrecciano nell’aria, incontriamo una protagonista assoluta della canzone italiana. Marcella Bella torna sul palco più iconico della musica italiana con Pelle di Diamante, un brano che promette energia, forza e un messaggio di grande impatto.
La sua voce, inconfondibile e potente, ha attraversato generazioni e continua a reinventarsi, senza perdere un briciolo di autenticità. Ma Marcella non è solo un’artista che ha segnato la storia della musica italiana: è una donna che ha imparato a lottare, a resistere, a trasformare ogni difficoltà in un inno alla vita. Da quel lontano esordio a Sanremo Giovani nel 1972 con Montagne Verdi—che la consacrò come una delle interpreti più intense della sua generazione—fino ai successi che hanno scandito i decenni successivi, la sua carriera è un viaggio fatto di talento, determinazione e una passione che non conosce cedimenti.
Nata a Catania, classe 1952, Marcella cresce in una famiglia in cui la musica è un affare di cuore e di sangue: il fratello Gianni Bella è un autore raffinato, con cui condivide molte delle sue canzoni più celebri. Negli anni, il loro sodalizio artistico ha dato vita a successi indelebili, da Nell’aria a Senza un briciolo di testa, trasformando la sua voce in una colonna sonora intramontabile per più generazioni. Ma il percorso non è stato privo di ostacoli: in un’industria discografica dominata dagli uomini, Marcella ha dovuto lottare per affermare la propria identità artistica, senza mai scendere a compromessi.
La incontriamo nel Salotto Digitale di Domanipress Speciale Sanremo 2025 in una pausa dalle prove, con il sole che illumina il suo sorriso e una grinta che non conosce cedimenti. Sanremo è nel suo DNA, ma ogni ritorno porta con sé emozioni nuove, aspettative, sfide da affrontare.
Marcella, sei di nuovo protagonista sul palco dell’Ariston. Un ritorno che molti attendevano. Cosa significa per te tornare a Sanremo con Pelle di Diamante?
«Sanremo è casa, ma è anche il luogo delle grandi sfide. Quando sali su quel palco, l’adrenalina ti travolge, l’emozione è potente come la prima volta. Pelle di Diamante è un pezzo che sento molto, perché racchiude un messaggio di forza e resistenza. È una canzone che parla alle donne, ma non solo: è un inno alla determinazione, alla capacità di non farsi spezzare dalle difficoltà. Nella vita ho imparato a costruirmi una corazza, a diventare più forte senza perdere la mia sensibilità. Questo pezzo è il mio manifesto.»
La tua carriera è stata costellata da successi iconici, ma anche da grandi battaglie. C’è stato un momento in cui hai sentito di dover indossare davvero una pelle di diamante?
«Assolutamente sì. Quando sei una donna nel mondo dello spettacolo, devi dimostrare il doppio per ottenere la metà. Ho iniziato giovanissima, a soli 16 anni, e ho subito capito che per farmi rispettare dovevo avere carattere. Ho incontrato persone che mi hanno sostenuta, ma anche chi ha cercato di mettermi in ombra, di farmi sentire inadeguata. Però io non mi sono mai arresa. Ho sempre scelto la mia strada, anche quando sembrava più difficile. E oggi, dopo tanti anni, posso dire di aver vinto: non con le classifiche o i numeri, ma con la coerenza e l’amore del pubblico.»
La metafora del diamante rimanda alla forza, ma anche al lusso…
«Il vero lusso è restare se stessi. In questo ambiente bisogna sapersi difendere, perché non mancano invidie, cattiverie, gelosie. Ho iniziato a sedici anni, e nel tempo ho dovuto imparare a farmi scivolare addosso certe cose. Oggi ho raggiunto un equilibrio, sono più serena, meno reattiva di un tempo, ma l’energia è rimasta intatta. E poi, con gli anni, ho trovato la mia voce anche su temi che mi stanno a cuore, come la violenza contro le donne.
Nel tuo repertorio hai affrontato temi importanti, spesso anticipando i tempi. Penso a Uomo bastardo, a Mi rubi l’anima con Loredana Bertè, o al tuo impegno nel raccontare la condizione femminile. Quanto è importante per te dare voce a certe battaglie?
«È fondamentale. La musica non è solo intrattenimento, è anche un mezzo potentissimo per sensibilizzare, per far riflettere. Oggi si parla tanto di femminicidi, di violenza sulle donne, ma spesso le parole restano vuote. Io ho voluto raccontare queste storie attraverso le mie canzoni, perché credo che sia nostro dovere non girarci dall’altra parte. Pelle di Diamante è un altro tassello in questo percorso: un invito alle donne a trovare la loro forza interiore, a non dipendere da nessuno, a non accettare mai di essere sminuite o maltrattate. Dobbiamo diventare consapevoli del nostro valore.»
La tua voce è rimasta intatta nel tempo, un marchio di fabbrica che continua a conquistare nuove generazioni. Ti senti ancora in competizione o hai ormai superato il concetto di “gara”?
«La verità? La vera sfida non è con gli altri artisti, ma con i pregiudizi. A volte ho sentito che su di me c’era un certo scetticismo, che alcune persone avevano dei preconcetti sul mio conto. Ma io ho imparato a non farci caso, a guardare avanti. Non amo il concetto di voti e classifiche, perché la musica non si misura con i numeri. Un brano può emozionare anche senza arrivare primo. Quello che conta per me è riuscire a lasciare qualcosa nel cuore di chi ascolta.»
I tuoi look, da sempre, sono parte della tua iconografia. Quanto è importante per te il legame tra musica e immagine?
«Per me è un gioco, ma anche un modo di esprimermi. Amo la moda, mi piace essere glamour senza esagerare, senza mai diventare una maschera. Ho sempre scelto abiti che rappresentassero il momento che stavo vivendo: penso a Uomo bastardo, in cui avevo un look molto deciso e provocatorio, o a Etnea, dove il vestito riprendeva il fuoco e la lava del vulcano. Anche quest’anno il mio outfit sarà studiato per esaltare il significato della canzone. Non posso svelare troppo, ma aspettatevi qualcosa di scintillante!»
Guardando al futuro, cosa ti aspetti da questo Sanremo e dai prossimi anni della tua carriera?
«Sanremo è sempre un punto di partenza, mai un punto di arrivo. Anche se ho vissuto tante stagioni artistiche, non ho mai smesso di sognare, di sperimentare, di mettermi in gioco. Spero che Pelle di Diamante arrivi al cuore della gente, ma soprattutto che possa lasciare un segno. Dopo il Festival, ci saranno nuovi progetti, magari un album, sicuramente dei concerti. Voglio tornare sul palco con la mia band, sentire il calore del pubblico, cantare a squarciagola con chi mi segue da sempre e con chi mi ha scoperto da poco. La musica è la mia vita, e finché avrò voce continuerò a cantare.»
Una vita tra successi, battaglie e musica. Se dovessi riassumerla in un verso di una tua canzone, quale sceglieresti?
«Direi: “Io domani un altro amore troverò”. Perché è la frase che meglio rappresenta il mio spirito. Nella vita bisogna sempre guardare avanti, rialzarsi, reinventarsi. La musica mi ha dato tutto, ma sono stata io a credere sempre in me stessa. E finché avrò questa forza, continuerò a brillare, proprio come un diamante.»
In tanti ricordano le tue prime esibizioni a Sanremo, timida e spaurita, eppure oggi sei una donna sicura di te stessa. La musica per te è stata più un rifugio o uno sfogo?
«Né l’uno né l’altro. Io non ho bisogno di rifugiarmi da niente e non ho bisogno di sfogarmi. Cantare per me è sempre stata una passione, un piacere puro. E pensa, quando sono felice canto ancora di più! A volte mio marito mi dice: “Basta, ho le orecchie piene della tua voce!”. Mi fa sorridere, perché chissà quanti vorrebbero sentirmi cantare ogni giorno!.»
Tuo fratello Gianni è stato un punto di riferimento per te. Ha ascoltato il brano che porti quest’anno?
«Sì, e gli è piaciuto molto. Lui non è di tante parole, ma mi ha fatto capire che lo trova attuale, moderno, grintoso. E questo per me è un bellissimo complimento.»
C’è qualche collega che ti incuriosisce particolarmente?
«Tutti! Sono molto curiosa e mi piacerebbe ascoltare tutti i brani, ma ancora non ne ho avuto il tempo. Spero di farlo durante le prove.»
Come ultima domanda parafrasiamo sempre il titolo del nostro magazine e chiediamo come vede il “Domani”Marcella Bella quali sono le tue speranze e le tue paure?
«Io non guardo il passato e il Domani non lo posso prevedere. Vivo il presente e cerco di godermelo al massimo. E in questo momento, il presente è bellissimo: sono a Sanremo, con una nuova canzone, piena di energia. E per ora, mi basta così. Spero per tutti un futuro scintillante come un diamante».
Intervista esclusiva a cura di Simone Intermite