Ultimo saluto a Lina Wertmüller: l’Italia perde una formidabile interprete dei cambiamenti che nel corso di decenni hanno attraversato il nostro Paese

Si è aperta alle 10 nella sala della Protomoteca in Campidoglio la camera ardente di Lina Wertmüller, regista d’eccellenza spenta ieri a 93 anni a Roma.

Soldi e Fuortes hanno rilanciato queste dichiarazoni:

Con la scomparsa di Lina Wertmuller l’Italia perde una formidabile interprete dei cambiamenti che nel corso di decenni hanno attraversato il nostro Paese”. Così la Presidente della Rai Marinella Soldi e l’Amministratore delegato Carlo Fuortes esprimono il proprio cordoglio e quello dell’intera Rai per la scomparsa della regista.
“Mancherà il suo sguardo inconfondibile ed ironico, ma restano e resteranno indimenticabili il suo estro e la sua versatilità artistica. Nella storia della Rai hanno lasciato un segno in particolare la sua firma di un classico senza tempo come ’Il giornalino di Giamburrasca’ e alcune regie di opere liriche. Prima donna a essere candidata al Premio Oscar per la regia, Lina Wertmuller è stata una protagonista della cultura italiana che ha saputo unire in forma originale capacità inventive e pregevole leggerezza”.

Anche Rita Pavone che ha debuttato con la regista nel ruolo di Gian Burrasca ha dichiarato in un’ intervista esclusiva per Domanipress: Quando interpretai Gian Burrasa avevo solo diciannove anni. Lina Wertmüller vide cucito su di me un personaggio maschile, avevo un fisico magro e dimostravo meno della mia età. Era speciale, le devo tutto”.

LEGGI L’INTERVISTA ESCLUSIVA A RITA PAVONE

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