Tanti auguri Valeria Golino: 3 curiosità che (forse) non conoscevamo

Sessant’anni e non sentirli. Valeria Golino spegne le candeline il 22 ottobre e, come sempre, lo fa lontana dagli eccessi, con la stessa grazia magnetica che l’ha resa una delle attrici più libere e sorprendenti del nostro cinema. Diva e anti-diva, regina dei red carpet e al tempo stesso spirito indipendente, la Golino ha costruito un percorso unico che attraversa Hollywood, Venezia e i set d’autore.

Ma dietro la sua carriera straordinaria ci sono dettagli e aneddoti che raccontano un lato più intimo, a volte persino inaspettato. Ecco tre curiosità che non tutti conoscono.

Una modella per caso

Prima di diventare attrice, Valeria era convinta che il suo futuro sarebbe stato da pittrice come la madre. Poi, da adolescente, fu notata da un fotografo mentre passeggiava a Napoli: iniziò così una breve parentesi come modella. Nonostante l’avvenenza, non amava le passerelle. «Non mi riconoscevo in quel ruolo – ha raccontato – preferivo nascondermi dietro una storia». Un dettaglio che dice molto della sua autenticità.

 L’occasione mancata di “Pretty Woman”

Il mito vuole che fosse proprio lei, e non Julia Roberts, la prima scelta per il ruolo di Vivian Ward nel cult anni ’90. Valeria arrivò al provino, ma poco dopo entrò una giovanissima Roberts: «Capì subito che sarebbe toccato a lei». Un rifiuto che avrebbe potuto cambiarle la vita, ma che oggi l’attrice ricorda con leggerezza: “Forse non avrei fatto Miele o Euforia. Non sarei la Valeria che sono adesso”.

 Una passione da regista (nata presto)

Non tutti sanno che già da giovanissima, sul set, Valeria non si limitava a recitare. Osservava i movimenti di macchina, la luce, i costumi. «Ho sempre avuto l’istinto di guardare il film da dietro la cinepresa». Non stupisce che, anni dopo, sia diventata regista di pellicole intense come Miele ed Euforia, capaci di parlare di fragilità e rinascita con una delicatezza rara.

Sessant’anni di luce

Valeria Golino oggi è l’immagine stessa dell’eleganza senza artifici: «L’eleganza è avere l’aria di non aver fatto fatica a vestirsi», ama dire. Una definizione che la rappresenta perfettamente, anche in questo compleanno speciale. Sessant’anni portati con una leggerezza magnetica che la conferma diva, ma a modo suo.

Buon compleanno, Valeria.

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