Sting: «Questa è la mia diagnosi dell’amore. Ognuno di noi è bloccato nel mezzo di qualcosa. Abbiamo bisogno di un ponte»

Sting, 17 volte vincitore di Grammy Award, ha annunciato l’uscita del suo nuovo album di inediti “The Bridge”, che sarà disponibile in tutti gli store digitali e nei negozi tradizionali dal 19 novembre.

Acquista il CD Standard (10 brani): https://amzn.to/3zNo1jo 

Acquista il CD deluxe (13 brani): https://amzn.to/3n8vjep 

Acquista il vinile: https://amzn.to/3yLagAG 

“The Bridge” mette in mostra la profilica e varia abilità cantautorale di STING, nuovi brani che riassumono gli stili e i generi differenti esplorari dal cantautore inglese nella sua impareggiabile carriera.

Il primo singolo inedito “IF IT’S LOVE”, un pop contagioso, fresco e ottimista, dimostra l’innegabile dono di cui Sting è dotato per la melodia.

Con la sua voce, un vero marchio impossibile da non riconoscere, STING guarda all’amore con un approccio differente, semplice, paragonando il suo amore romantico al dover chiamare un medico per raccontare dei suoi sintoni.

Non sono sicuramente il primo cantautore che paragona l’innamoramento o la fine dell’amore con una malattia incurabile e non sarò certo l’ultimo” ha detto STING. “’If It’s Love è il mio contributo a quel modello in cui la metafora dei sintomi, diagnosi e la propria incapacità rendono tutti noi simili tanto da ritrovarci a sorridere mestamente”.

“The Bridge” è stato scritto durante la pandemia e racconta di uno Sting che si trova a riflettere sulla perdita personale, la sepazione, l’interruzione, il confinamento e uno straordinario tumulto sociale e politico.

L’album esplora una moltitudine di concetti e temi, rappresenta quel duraturo e in costante evoluzione legame tra idee, culture, continenti, i due argini del fiume.

È anche una rotta verso il passato; così è stato che Sting si è trovato a ripensare alla musica e i luoghi che hanno formato le sue fondamenta, tanto da essere incastonati nel suo DNA.

Sting ha spiegato: “Queste canzoni sono tra un posto e un altro, tra uno stato mentale e un altro, tra la vita e la morte, tra le relazioni. Tra le pandemie, tra le ere, politicamente, socialmente e psicologicamente, ognuno di noi è bloccato nel mezzo di qualcosa. Abbiamo bisogno di un ponte”.

Rappresentando diversi momenti e stili della sua lunga carriera, e disegnando ispirazioni tratte da generi come il rock n’ roll, jazz, musica classica e folk, questo disco così eclettico di STING è la quintessenza del pop rock come si sente nel brano che apre “Rushing Water” e nella traccia indie-pop “If It’s Love”, nella ballata elettronica “Loving You” e nella romantica “For Her Love” che evoca nella memoria di Sting il periodo di “Fields of Gold”.

In “The Book of Numbers,” “Harmony Road” e “The Bells of St. Thomas” si può sentire con maggiore presenza la lunga collaborazione con il chitarrista Dominic Miller.

Scritto e registrato durante l’ultimo anno in lockdown, al disco hanno collaborato Dominic Miller (chitarra), Josh Freese (batteria), Branford Marsalis (sassofono), Manu Katché (percussioni), Martin Kierszenbaum (piano), Fred Renaudin (sintetizzatori) e Melissa Musique, Gene Noble, Jo Lawry e Laila Biali ai cori.

Le influenze in “The Bridge” sono varie: dalle ballads folk di Cecil Sharp “‘Collection of English Folk Songs’,  fino a J. Robert Oppenheimer, dalla storia romana di Northumbria a Saint Thomas.

Tutte le canzoni di “The Bridge” sono prodotte da STING e Martin Kierszenbaum a parte “Loving you” prodotta da Sting, Maya Jane Coles e Martin Kierszenbaum.

L’album è stato missato da Robert Orton, curato da Donal Hodgson e Tony Lake e masterizzato da Gene Grimaldi all’Oasis Mastering.St

Articolo precedenteLa Mostra del Cinema di Venezia celebra il ricordo dei Led Zeppelin. Prima del successo planetario, c’erano semplicemente quattro uomini e il loro amore per la musica
Articolo successivoMostra del cinema di Venezia: dal Red Carpet la parola d’ordine è “normalità”
Musica,Cinema,Letteratura,Arte,Luoghi,TV,Interviste esclusive e tanto altro ancora. Domanipress.it