Sharjah, l’emirato che punta sulla cultura, è il paese ospite d’onore al Salone Internazionale del Libro di Torino

Sharjah, l’emirato che punta sulla cultura, è il paese ospite d’onore al Salone Internazionale del Libro di Torino (9-13 maggio). Non solo ultramoderno e commerciale, come le vicine Dubai o Abu Dhabi, Sharjah può vantare un vasto patrimonio culturale della tradizione arabo-islamica, aperta al futuro. Una ventina di musei, 620 luoghi di preghiera tra chiese e moschee, festival artistici, sede di una Biennale. Un faro intellettuale tra gli Emirati, come emerge dal libro ‘Sharjah. Memorie di un emiro illuminato’, scritto dallo stesso sceicco Sheikh Dr.Sultan bin Muhammad Al Qasimi, che lo ha presentato a Torino alla vigilia del Salone. Nominata dall’UNESCO Capitale Mondiale del libro 2019, Sharjah propone a Torino un ricco programma culturale attraverso la presentazione di 57 titoli tradotti per la prima volta dall’ arabo in italiano e la partecipazione di alcuni degli autori più significativi. A inaugurare il fitto programma di incontri previsto presso lo spazio Sharjah nei cinque giorni di fiera, sarà – giovedì 9 maggio alle ore 15.00 – la voce di Sua Eccellenza Mr. Ahmed Al Ameri, Chairman della Sharjah Book Authority, alla presenza straordinaria di Sua Altezza Sheikh Fahim bin Sultan Qasimi, Executive Chairman of the Department of Government Relations. Seguirà venerdì 10 maggio alle ore 14.15, un altro importante incontro con la partecipazione di Stefano Zecchi, filosofo e giornalista, per presentare insieme alla Sharjah Book Authority il libro dell’Emiro, “Sharjah. Memorie di un emiro illuminato”.

Capitale culturale degli Emirati Arabi Uniti, la nomina da parte dell’Unesco segue un ricco programma meritevole di riconoscimento internazionale per il suo ruolo prominente nella diffusione della letteratura, per l’instancabile incoraggiamento alla lettura anche nei più giovani e per la promozione della conoscenza come strumento per il dialogo tra i popoli. Sharjah ospita infatti numerosi eventi e manifestazioni culturali quali il Salone Internazionale del Libro di Sharjah che attrae migliaia di case editrici da tutto il mondo, la Sharjah Biennal, importante fiera d’arte giunta alla 14esima edizione, lo Sharjah Children Reading Festival dedicato all’editoria di bambini e ragazzi, gli Sharjah Heritage Days e lo Sharjah Light Festival.

Un impegno da sempre sostenuto dall’Emiro, il Dr. Sheikh Sultan Bin Mohammed Al Qasimi, uomo di profondissima cultura e grande carisma, autore di numerosi libri, tra i quali “Sharjah. Memorie di un emiro illuminato”. È il racconto della sua vita intensa, ripercorsa dal sovrano attraverso alcuni dei principali avvenimenti della storia contemporanea, in grado di creare interessanti spunti di riflessione. Il sovrano, che è anche Membro del Consiglio Supremo, da sempre è a fianco non solo degli intellettuali, ma di tutti coloro che diffondono la cultura, comprese le librerie, le case editrici e le relative istituzioni statali, ed è riuscito a trasformare Sharjah in un centro moderno e brillante, il faro intellettuale degli Emirati Arabi, un crocevia culturale, tra arte, scienza e storia.

Numerosi i nomi significativi in calendario: dall’incontro con le scrittrici Sheikha al-Muthairi e Valeria Parrella (autrice di una rivoluzionaria “Enciclopedia delle donne”), in dialogo con Lucia Sorbera, con lo scrittore Sultan al Ameemi e la poetessa Khulood Almualla per un incontro sulla tradizione poetica araba, alla presenza di Habib Yousef Adallah Al Sayegh, Presidente della “Union of the Emirates Writers and Authors”, Nasser Al Dhaheri, giornalista del “Al-Ittihad Newspaper”, lo storico Dr. Hamad bin Saray, vincitore nel 2012 del “Best Emirati Book” al Sharjah Book Fair, il regista e attore Dr. Habib Ghaloom.

 

DONNE E LIBRI

Fra i 57 titoli che l’emirato di Sharjah presenta a Torino, 21 sono le voci femminili, donne che si sono distinte nel panorama della letteratura araba per i loro meriti artistici e intellettuali con un ventaglio di testi che vanno dalla prosa alla poesia, fino alla drammaturgia.  Primo emirato ad aprire le scuole negli EAU, Sharjah promuove un’idea di cultura come luogo accessibile a tutti. Grazie alle politiche lungimiranti di Sua Altezza Sheikh Dr. Sultan bin Muhammad Al Qasimi, le donne emiratine ricoprono infatti un ruolo importante nella società civile e imprenditoriale, inserendosi a pieno titolo nel mondo dell’arte e della cultura. La cultura costituisce in tal senso uno spazio fondamentale di riflessione, un luogo di scambio e dialogo.

SHARJAH PUBLISHING CITY

A testimonianza della centralità della cultura e dell’industria editoriale, nel 2017 è stata aperta la Sharjah Publishing City, prima zona franca al mondo nel settore dell’editoria che offre a chi opera nel settore diverse opportunità di business e i vantaggi di un’area libera da dazi. Ulteriori vantaggi sono dati dalla strategica collocazione geografica, che vede Sharjah come importante crocevia tra Medio Oriente, Nord Africa, Europa e Asia. Sharjah Publishing City si è infatti accreditata come importante canale di investimento nell’industria del libro a livello mondiale. Il suo lavoro va di pari passo con quello della Sharjah Book Authority (SBA) il cui ruolo è quello di promuovere gli investimenti e la crescita dell’editoria attraverso la cooperazione tra gli Emirati Arabi Uniti e la comunità internazionale.

 

SHARJAH: META TURISTICA DA SCOPRIRE

Affacciata sul Mar Arabico e l’Oceano Indiano per poi estendersi fino al deserto, Sharjah ancora lontana dal turismo di massa, rappresenta una meta turistica da scoprire, con i suoi paesaggi incontaminati e la sua cultura straordinaria. Con più di 620 luoghi di preghiera, tra chiese e moschee, e oltre 20 musei, Sharjah è una delle mete più affascinanti degli Emirati Arabi Uniti. Fiere, festival e manifestazioni artistiche animano la vita dell’Emirato, che rappresenta un solido baluardo nella conservazione e promozione dell’immenso patrimonio culturale della tradizione arabo-islamica. Annidata tra due lagune, la città di Sharjah è la casa di artisti, ricercatori e intellettuali, un luogo dove esplorare la creatività umana nel rispetto dell’antica tradizione islamica grazie alla presenza di gallerie d’arte, musei e siti di straordinaria bellezza. Alla sua vocazione culturale, si aggiunge inoltre la sua forte attrattiva rispetto all’eco turismo internazionale, grazie a un paesaggio estremamente variegato che va dalle lunghe spiagge affacciate su Mar Arabico e Oceano Indiano fino al deserto, attraverso paludi e foreste di mangrovie.

Articolo precedenteMarco Mengoni: tour estivo e show esclusivi tra natura arte e bellezza
Articolo successivoIntervista – Red Canzian: «Mia Martini un giorno mi disse: “Ti lascio, perché ho paura di star male se mi innamoro troppo di te”»
Musica,Cinema,Letteratura,Arte,Luoghi,TV,Interviste esclusive e tanto altro ancora. Domanipress.it