Sanremo2022: le pagelle della prima serata dei Big tra sorprese inattese e riconferme

Inizia la kermesse del Festival di Sanremo 2022, edizione ricca di sfumature musicali, che mai come quest’anno presenta una proposta variegata ed adatta a tutti i target. Ecco le nostre pagelle delle esibizioni del primo gruppo di Big in gara.

 

 

 

Gianni Morandi – Apri tutte le porte

Testo di Jovanotti, spruzzate di Geghegè. La frase cult: “A forza di credere che il male passerà sto passando io e lui resta”. Il pezzo è valido ma da Morandi ci si aspetta sempre di più.

Voto: 6

La Rappresentante di Lista – Ciao ciao

“Con le mani, con le mani, con le mani ciao ciao, con i piedi con i piedi, con i piedi ciao ciao”. Un tormentone da standig ovation e da podio di Sanremo. Dopo il botto dell’anno scorso lo meriterebbero pure. Balletto trascinante usano tutto il palco con ironia. Siamo in odore di eurovision.

Voto 9.5 LEGGI L’INTERVISTA A LA RAPPRESENTANTE DI LISTA

Yuman   – Ora e qui

Brano classico che mette in luce le qualità di Yuman che sono tante ma rischiano di essere schiacciate da un’esecuzione troppo scolastica. Il ragazzo è bravo e s’impegna ma potrebbe fare di più.

Voto 6.5

Giusy Ferreri – Miele

Dalla regina delle hit ci si aspetta sempre il top. Questo brano ritorna alle sonorità che l’hanno vista trionfare con “Non ti scordar mai di me” ed incide sulla strofa “Come un treno preso di domenica, certe volte non c’è un perché e spero ti porti da me”. La voce di Giusy è un marchio di fabbrica ed il pezzo funziona e anche bene. Gli effetti tra il megafono ed il grammofono lasciano spazio a suggestioni gipsy…Bene.

Voto 7

Michele Bravi – Inverno dei fiori

“Se fossimo stagioni, verrebbe l’inverno” Michele Bravi ritorna sulla poesia de “Il diario degli errori” in un anno in cui il festival è tutto a cassa dritta. C’è il romanticismo, l’inverno e i fiori. Potrebbe far bene in classifica ma  come cantava Battisti il coraggio di vivere, quello ancora non c’è. Nel complesso si raggiunge un risultato piacevole. Oltre la canzone c’è un emozione in più, impalpabile e questo aumenta di un mezzo voto il tutto.

Voto 7.5 LEGGI L’INTERVISTA A MICHELE BRAVI

Dargen D’Amico – Dove si balla

Dopo essere stato la fortuna di molti artisti come autore, primo fra tutti Fedez, se ne fotte e fa da se con un pezzo dance anni 90 convincente e d’impatto. Credibile, fresco e convincente.

Voto: 8.5

Achille Lauro – Domenica

Achille Lauro dimostra di aver inventato un genere tutto suo, una zona di confort dove risulta riconoscibile e caratterizzante. Chi non lo amava prima non lo farà con questo brano che invece farà bene in radio e ridefinirà i contorni della sua carriera. Il Gospel Choir è un’aggiunta piacevole ma nulla di più

Voto 7=

Rkomi – Insuperabile

Rkomi a Sanremo porta il rock,  cerca il grande pubblico ma perde quell’appeal che avevano le sue prime produzioni per acquistarne un altro. Il brano non è propriamente “insuperabile” ed è un peccato perché lui è uno degli artisti migliori della nuova generazione ma comunque farà molto bene in radio ed il ritornello resta nelle orecchie. Reinventarsi vuole dire anche crescere. Il suo ultimo album è l’esempio di questa fortunata evoluzione. Avanti tutta Rkomi.

Voto 8

Mahmood e Blanco –  Brividi

“Ho sognato di volare, con te su una bici di diamanti”. Mahmood e Blanco ci portano sulle stelle con un pezzo visionario carico di suggestioni e suoni. Il duo è perfetto e complementare. Sono i favoriti mica per caso no?

Voto 9

Ana Mena – Duecentomila ore

Lo stile è quello sdoganato due anni fa sul palco dell’Ariston da Elettra Lamborghini. Il ritornello catchy sembra non andare via dalle orecchie ma non è per forza un bene…La sostanza è poca. Sembra di essere in salento, ad agosto quando ci sono quaranta gradi e non riesci a trovare parcheggio.

Voto 5

Massimo Ranieri – Lettera di là dal mare

L’idea del viaggio in mare per raccontare l’amore. Presenza scenica da fuoriclasse, testo intriso di emozioni e di speranza per un Ranieri in letterale stato di grazia. Cos’altro chiedere di più?

Voto 9.5  LEGGI L’INTERVISTA A MASSIMO RANIERI

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