Sanremo 2025: le pagelle, tra momenti top e flop, della finale

Sanremo 2025, edizione targata Carlo Conti, rappresenta una nuova era nel Festival della Canzone Italiana. In un’epoca in cui i dati online raccontano storie di successo e viralità, questa manifestazione ha saputo unire magistralmente tradizione e innovazione. Carlo Conti, con il suo stile inconfondibile e la sua capacità di trasformare il palcoscenico in una vera e propria piattaforma di contenuto e ha fatto da faro a una kermesse che ha raggiunto cifre record in termini di visualizzazioni, ascolti e engagement sui social media.

A giovarne è stata la nuova generazione di artisti e talenti emergenti che hanno cavalcato quest’onda di rinnovamento, dimostrando che la musica italiana continua a reinventarsi pur mantenendo un legame profondo con le sue radici. In questo contesto, il Festival non è più solo una competizione canora, ma un vero e proprio evento culturale globale, dove ogni esibizione diventa un’esperienza condivisa e in diretta evoluzione.

Queste pagelle, non sono soltanto il resoconto di una serata di grande spettacolo, ma un’analisi critica e dettagliata di ogni performance per un Festival che sa ancora emozionare e sorprendere.

01 – Francesca Michielin – “Fango in paradiso
Francesca Michielin si presenta sul palco con un brano che la rappresenta pienamente: una fusione tra pop e atmosfere più grintose, ma con un retrogusto malinconico. La sua voce è sempre più sicura, eppure l’emozione si fa sentire in alcuni passaggi. Non è la performance perfetta, ma è sicuramente una prova di maturità. La canzone, anche se non rivoluzionaria, resta un buon biglietto da visita.

Voto: 6

02 – Willie Peyote – “Grazie ma no grazie”
Ironico, tagliente e senza fronzoli, Willie Peyote è sempre una garanzia. Il suo brano si muove tra sarcasmo e riflessioni amare sulla società, e la sua interpretazione non lascia scampo. Con una scrittura che cattura e una performance impeccabile, Peyote non può che essere apprezzato per la sua autenticità. Il suo stile continua a confermarsi uno dei più originali e interessanti del panorama rap italiano.

Voto: 9

03 – Marcella Bella – “Pelle diamante”
Una delle voci storiche della musica italiana, Marcella Bella non sbaglia mai. Con “Pelle diamante”, la sua interpretazione è impeccabile: potente, emozionante, e contemporaneamente nostalgica. La sua performance è uno degli highlight della serata, un’esibizione che ci ricorda quanto sia ancora viva l’arte della grande musica italiana. Brava e moderna, senza perdere il suo fascino di sempre.

Voto: 9

04 – Bresh – “La tana del granchio”
Bresh si distingue per un brano che, pur non essendo esplosivo, riesce ad avvolgere l’ascoltatore. L’arrangiamento spaziale e la sua presenza scenica calda, ma non troppo invadente, creano una miscela che funziona. Si percepisce che Bresh è in grado di raccontare storie e di farlo con uno stile tutto suo. Non sarà un brano da primo posto, ma rimane memorabile.

Voto: 7

05 – Modà – “Non ti dimentico”
I Modà, con il loro brano  non tradiscono i loro fan più affezionati. La canzone è quella che ci si aspetta da loro: emozionale, melodica, e dal forte impatto. La loro performance è solida, ma la canzone rimane un po’ troppo nello schema classico del gruppo. Non aggiunge nulla di nuovo al panorama musicale, ma fa il suo dovere.

Voto: 6

06 – Rose Villain – “Fuorilegge”
Rose Villain ha tutte le carte in regola per far parlare di sé. La sua presenza scenica è da star internazionale, e il brano “Fuorilegge” non delude. Energico, potente e con un’interpretazione che la mette al centro della scena, Rose lascia il segno. La sua personalità è forte, e le sue scelte artistiche dimostrano che sa come attirare l’attenzione, facendoci dimenticare le mode passeggere.

Voto: 8

07 – Tony Effe – “Damme na mano
Una performance che ci fa rivivere la tradizione musicale italiana con un twist moderno. Tony Effe mescola vari stili in una performance che conquista immediatamente, grazie a un ritmo avvolgente e a una scrittura che non rinuncia alla sua vena ironica. Non è certo un pezzo da Sanremo tradizionale, ma è sicuramente uno dei più memorabili della serata.

Voto: 7

08 – Clara – “Febbre”
Clara tenta di portare una freschezza nuova, ma il brano “Febbre” non riesce ad elevarsi come sperato. Non c’è un’evoluzione rispetto alla sua performance dell’anno precedente, e la canzone risulta piatta in alcuni momenti. Nonostante gli sforzi, la performance non riesce a conquistare veramente, restando troppo legata a un’idea già vista.

Voto: 5

09 – Serena Brancale – “Anema e core”
Serena Brancale è una scheggia impazzita che riesce a trascinare il pubblico con il suo brano energico e pieno di carattere. “Anema e core” è un inno alla vivacità e alla passione, con una performance che ci fa sentire come se fossimo in una piazza pugliese, sotto il sole. La sua freschezza e l’interpretazione genuina sono irresistibili.

Voto: 9

10 – Brunori Sas – “L’albero delle noci”
Brunori Sas porta con sé il suo inconfondibile stile, ma con “L’albero delle noci” non sembra riuscire a sfondare come in altre occasioni. Il brano è poetico, certo, ma rischia di essere troppo simile a ciò che ha già proposto in passato. Un pezzo che non spicca e che rimane appannato rispetto ad altri pezzi più vivaci del Festival.

Voto: 4

11 – Francesco Gabbani – “Viva la vita”
Gabbani è sempre una certezza, e anche questa volta il suo brano riesce a far ballare e sorridere. “Viva la vita” è un brano che celebra la gioia di vivere, ma non è altrettanto sorprendente come alcune delle sue hit passate. Rimane comunque una performance di grande impatto, con il pubblico che apprezza la sua energia contagiosa.

Voto: 6

12 – Noemi – “Se ti innamori muori
Noemi continua a dimostrare di essere una delle voci più forti della scena musicale italiana. Con “Se ti innamori muori” ci regala una performance intensa e affascinante. La sua voce graffia e seduce, e il brano è proprio ciò che ci si aspetta da lei: potente, elegante e ricco di emozione.

Voto: 7

13 – Rocco Hunt – “Mille vot’ ancora”
Rocco Hunt si presenta con un brano energico e un ritornello che rimane in testa. Il suo stile fresco e immediato lo rende uno degli artisti più apprezzati del Festival. “Mille vot’ ancora” è il tipo di brano che conquista subito e che ha tutte le carte in regola per diventare uno dei più ascoltati in radio.

Voto: 6

14 – The Kolors – “Tu con chi fai l’amore
The Kolors tornano sul palco con un brano anni ’80 che riesce a conquistare il pubblico grazie alla sua energia. La band porta una freschezza che si fa sentire, facendo emergere il lato più pop e nostalgico del loro sound. Il pezzo è catchy e la loro esibizione riesce a essere perfetta anche in una serata così ricca di emozioni.

Voto: 8

15 – Olly – “Balorda nostalgia”
Olly è una delle sorprese più grandi di questa edizione. Con “Balorda nostalgia” regala un brano che cattura al primo ascolto. La sua performance è fresca e il suo carisma riesce a catturare l’attenzione del pubblico. Un pezzo che potrebbe diventare una delle hit di Sanremo 2025.

Voto: 9

16 – Achille Lauro – “Incoscienti giovani”
Achille Lauro ci regala un brano che manca un po’ di mordente rispetto ad altre sue performance passate. “Incoscienti giovani” è un pezzo gradevole, ma il Lauro che conosciamo non riesce a emergere completamente. Non ci sono le provocazioni che ci si aspetta da lui, ma comunque la performance è comunque di un buon livello.

Voto: 6

17 – Coma_Cose – “Cuoricini”
I Coma_Cose continuano a spingersi verso un sound innovativo, e “Cuoricini” non è da meno. Il brano ha un’atmosfera pop delicata, ma allo stesso tempo frizzante, che conquista per la sua originalità. La performance, leggera ma piena di personalità, ha fatto breccia nel pubblico.

Voto: 7

18 – Giorgia – “La cura per me”
Giorgia è sempre un’icona della musica italiana, e “La cura per me” lo conferma. La sua interpretazione è impeccabile, il brano emotivamente potente e perfetto per lei. Se qualcuno doveva meritarsi un 10, era proprio lei. La sua classe è inarrivabile.

Voto: 10

19 – Simone Cristicchi – “Quando sarai piccola”
Cristicchi non delude mai, e con “Quando sarai piccola” ci regala una ballata delicata che non ha paura di emozionare. La sua scrittura e la sua interpretazione sono sempre tra le migliori, e questo brano lo conferma come uno degli artisti più profondi e sensibili di questa edizione.

Voto: 8

20 – Elodie – “Dimenticarsi alle 7”
Elodie continua a consolidare il suo status di star assoluta con un’esibizione che trasuda eleganza. “Dimenticarsi alle 7” è un brano che non esplode come ci si potrebbe aspettare da lei, ma riesce comunque a mantenere un’armonia e una raffinatezza che incantano. C’è qualcosa di malinconico nel suo cantato, ma è proprio questo a rendere il pezzo intrigante, anche se potrebbe non rimanere impresso come altre sue canzoni più potenti.

Voto: 6

21 – Fedez – “Battito”
Un Fedez più maturo del solito, ma sempre capace di coinvolgere il pubblico con la sua energia. “Battito” è una canzone che non punta a essere rivoluzionaria, ma funziona bene con la sua carica e la sua scorrevolezza. Fedez sa come interagire con il pubblico, e la sua performance scenica è impeccabile. Sebbene il brano non sia particolarmente innovativo, il rapper milanese sa sempre come intrattenere.

Voto: 7

22 – Lucio Corsi – “Volevo essere un duro”
Lucio Corsi è un autore che sa come stravolgere le aspettative con la sua originalità. “Volevo essere un duro” è un brano che mescola ironia e poesia, ma rischia di sembrare troppo eccentrico per il grande pubblico. Non tutti riusciranno a cogliere la sua profonda ironia, ma chi lo farà potrà apprezzare la sua autenticità e il suo spirito creativo. È un pezzo che piace a chi ama la musica fuori dagli schemi, ma che non trova il suo posto nella grande massa.

Voto: 8

23 – Shablo ft. Guè, Joshua e Tormento – “La mia parola”
Questo brano è un concentrato di energia pura, con il “super team” composto da Shablo, Guè, Joshua e Tormento che si alternano in una performance che potrebbe essere stata memorabile, ma risulta alla fine un po’ confusionaria. La traccia ha il potenziale per fare grande effetto, ma si perde nel suo insieme caotico. È una tipica esibizione da festival del rap, che può essere apprezzata da un pubblico più giovane ma che lascia l’impressione di un progetto non del tutto rifinito.

Voto: 6

24 – Rocco Hunt – “Mille vot’ ancora”
Un ritorno all’energia pura per Rocco Hunt con “Mille vot’ ancora”, che si fa subito notare per la sua spensieratezza e la sua immediatezza. Il brano è fresco, entra subito in testa e si distingue per il suo ritornello accattivante. Un pezzo che potrebbe andare dritto in radio, ma che purtroppo rimane un po’ troppo simile a tante altre hit estive. Nonostante ciò, è difficile non restare coinvolti dalla sua carica.

Voto: 6

25 – Simone Cristicchi – “Quando sarai piccola”
Simone Cristicchi ci regala ancora una volta una ballata delicata e commovente. La sua capacità di raccontare storie attraverso la musica è unica, e “Quando sarai piccola” è un pezzo che sa toccare il cuore. La sua interpretazione è sempre al top, mai sopra le righe ma sempre emozionante. Un brano che rimane impresso per la sua bellezza e il suo essere senza tempo.

Voto: 8

26 – Giorgia – “La cura per me”
Giorgia è, senza dubbio, una delle voci più straordinarie della musica italiana. “La cura per me” è un brano che potrebbe sembrare a prima vista semplice, ma la sua intensità cresce nel momento in cui lei inizia a cantare. L’interpretazione di Giorgia è da brividi, capace di incantare e di emozionare. Anche se non è uno dei suoi brani più complessi, la sua presenza sul palco è indiscutibile, e la sua voce resta una delle più potenti della scena musicale.

Voto: 10

27 – Achille Lauro – “Incoscienti giovani”
Achille Lauro si presenta in una veste meno provocatoria rispetto ai suoi precedenti lavori, ma “Incoscienti giovani” è comunque una canzone che mantiene la sua impronta personale. La performance è coinvolgente e il brano si fa apprezzare per il suo ritmo accattivante, anche se manca di quella spinta innovativa che ha caratterizzato alcune delle sue esibizioni passate. Una performance sicuramente gradevole, ma non una delle sue più memorabili.

Voto: 6

28 – Massimo Ranieri – “Tra le mani un cuore”
Massimo Ranieri, con la sua classe inarrivabile, porta sul palco una canzone che sembra cucita su misura per lui. “Tra le mani un cuore” è un pezzo che incarna tutta la sua esperienza e il suo carisma, e la sua esibizione al Festival è una delle più intense. Firmata da Tiziano Ferro, la canzone ha un testo profondo che si adatta perfettamente alla voce di Ranieri, un grande ritorno che fa sentire la sua magia.

Voto: 9

29 – Olly – “Balorda nostalgia”
Olly è una delle sorprese più apprezzate di questa edizione. Con “Balorda nostalgia”, il giovane cantante riesce a coniugare freschezza, talento e una certa maturità artistica. Il brano è un inno alla nostalgia, ma con una veste nuova, che riesce ad arrivare dritta al cuore. Olly ha una personalità forte che emerge durante l’esibizione, e la sua energia coinvolge immediatamente. Un futuro promettente.

Voto: 9

La finale di Sanremo 2025 è stata un concentrato di emozioni, con performance che spaziano dal pop al rap, passando per la musica d’autore. Giorgia ha dominato la serata con un’interpretazione che lascia senza fiato, mentre nomi come Marcella Bella, Olly, e Simone Cristicchi hanno brillato con esibizioni che hanno conquistato il pubblico. Il festival, come sempre, ha regalato una vetrina straordinaria per i grandi artisti, ma anche per i giovani talenti che, come Olly, stanno facendo strada nel panorama musicale italiano.

Articolo precedenteE se Sanremo lo vincesse… Topo Gigio? Il Festival tra surreale e grottesco
Articolo successivoOlly vince Sanremo 2025. La Video Intervista Esclusiva nel Salotto di Domanipress: “Porto la Liguria nel mio dna”
Stefano Germano, laureato presso l'IULM, è un appassionato di TV e cultura moderna e new media è sempre alla ricerca delle storie più intriganti e delle tendenze culturali del momento.