La presenza di Rosa Chemical nel Festival di Sanremo 2023 ha sollevato preoccupazioni nell’esponente politico Maddalena Morgante. La deputata ha espresso la sua sconcerto per la canzone di Chemical che parlerà di sesso libero e amore poligamo. Morgante teme che quest’anno Sanremo si trasformerà in un appuntamento per la propaganda gender fluid. Ha sostenuto che trasformare un evento che ogni anno coinvolge famiglie e bambini in un evento per la promozione del gender fluid è inappropriato.
La partecipazione di Rosa Chemical al Festival di Sanremo è «l’ennesimo spot in favore del gender» dice la deputata di FdI Maddelena Morgante, che chiede alla Rai «un ripensamento» per proteggere i bambini dalla «peggiore ideologia che mina l'identità dell'uomo e della donna». pic.twitter.com/5lWwETmhZh
— Alekos Prete (@AlekosPrete) February 1, 2023
«Desta sconcerto la notizia che Manuel Franco Rocati, in arte Rosa Chemical, in gara alla prossima edizione del Festival di Sanremo, porterà, come da lui stesso affermato, e chiedo scusa finora dei termini che utilizzerò, il sesso l’amore poligamo e il porno su Only Fans – ha detto Morgante -. La rivoluzione fluida era iniziata da tempo al teatro Ariston, ma trasformare un appuntamento che ogni anno tiene incollato allo schermo famiglie e bambini, emblema della tv tradizionale convenzionale, nell’appuntamento più gender fluid di sempre è del tutto inopportuno».
A Sanremo quello di Rosa Chemical non è l’unico caso di polemiche legate ai testi delle canzoni in gara. Negli anni passati, molte canzoni hanno sollevato controversie a causa dei loro messaggi o della loro natura. Ad esempio, nel 2009, la canzone “Luca era gay” di Povia ha suscitato discussioni a causa del suo messaggio . Nel 2000, il brano “Fare l’amore” di Mietta scritto da Panella e Mango, è stato criticato per il suo contenuto sessualmente esplicito. Questi sono solo alcuni esempi di come le canzoni a Sanremo possano essere fonte di polemiche e dimostrano l’importanza di una manifestazione che riesce a sempre a far parlare di sè.
Rosa Chemical si impone nel panorama musicale attuale per i testi eccentrici nati dall’esigenza di esprimersi senza filtri a 360°, con un linguaggio dissacrante e non convenzionale, che gli hanno permesso di rivoluzionare il mondo urban, in particolare con il suo manifesto artistico “POLKA”: la serie, divisa in tre parti, vede la collaborazione coi Thelonius B. e la produzione di Greg Willen in “Polka” (2020, che ha anticipato il suo primo album “Forever”), il feat. con Gué e Ernia in “Polka 2” (2021) e infine la produzione di Bdope in “POLKA 3” (2022), non etichettabile in alcun genere, in un mix di cultura gitana e musica elettronica.