Riccione segreta: 5 luoghi incantevoli (e poco noti) per riscoprire l’anima nascosta della Perla Verde

Riccione non è solo ombrelloni colorati, piadine roventi e aperitivi al tramonto in Viale Ceccarini. Dietro la sua immagine da regina dell’estate romagnola, batte il cuore di una città che sa essere sorprendentemente intima, verde, autentica. Ecco 5 luoghi poco conosciuti dove riscoprire una Riccione più silenziosa, poetica, quasi malinconica. La Riccione delle pause, delle passeggiate lente e delle storie dimenticate.


1. Il Giardino dell’Alba: dove il silenzio incontra il mare

A pochi passi dalla movida del centro, c’è un angolo di pace irreale: il Giardino dell’Alba, nascosto tra la spiaggia libera del porto e i primi bagni privati. Qui, al mattino presto, quando la sabbia è ancora intatta e il cielo si colora d’oro, la città sembra sospesa. È il posto perfetto per leggere in solitudine, meditare o semplicemente lasciarsi attraversare dal vento. Nessuna musica, nessuna confusione: solo tu e l’Adriatico.


2. Il sentiero tra le vigne di San Lorenzo: la collina che non ti aspetti

Salendo verso San Lorenzo in Collina, si scopre una Riccione rurale, fatta di campi, vigneti e stradine di terra battuta. Da qui partono piccoli sentieri poco battuti che regalano panorami meravigliosi sul mare. In estate, l’odore dell’uva matura si mescola a quello delle ginestre. È una passeggiata fuori dal tempo, che racconta l’anima agricola e genuina della città, quella che resiste, silenziosa, sotto la superficie glitterata.


3. Il parco della Resistenza: un polmone verde con laghetto segreto

È il parco più grande di Riccione, ma pochi lo esplorano fino in fondo. Oltre ai giochi per bambini e ai prati curati, c’è un laghetto nascosto circondato da salici piangenti e da una fauna sorprendente: tartarughe, anatre, libellule. Un angolo romantico e silenzioso che sembra uscito da un racconto di Čechov. Perfetto per un picnic discreto, una chiacchierata densa o un momento per sé, lontano da tutto.


4. La casa-museo di Grazia Deledda (o quasi): poesia in Riviera

In pochi sanno che a Riccione sorge una villa in stile liberty che ospitò più volte la premio Nobel Grazia Deledda, quando soggiornava qui durante le sue estati romagnole. La villa non è un museo ufficiale, ma ancora oggi si può ammirare dall’esterno, circondata da un giardino rigoglioso e profumato. Qui, pare abbia scritto alcune pagine dei suoi romanzi, ispirata dal contrasto tra la Sardegna interiore e la vitalità spumeggiante della Riviera.


5. Il molo al tramonto (ma quello “dietro”): dove va chi non vuole farsi vedere

Non il lungomare principale, non il porto turistico. Ma quel piccolo molo laterale, più rustico, seminascosto tra i pescherecci. Qui il tramonto ha un colore diverso, perché non è instagrammabile: è reale. Ci vanno i vecchi pescatori, i cani randagi, i ragazzi che non vogliono essere taggati. È il luogo perfetto per chi cerca la Riccione che non fa rumore, ma che sa ancora raccontare storie vere.


Riccione, insomma, non è solo la città che conosci. È anche quella che si lascia scoprire con lentezza, tra un sorso d’acqua fresca e una pausa sotto l’ombra. Basta voltarsi appena. E lasciarsi stupire.

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