C’è un’Italia che vibra di note e sogni, e al centro di questo viaggio sonoro c’è lui: Raphael Gualazzi. Cantautore, pianista, compositore, arrangiatore, musicista e produttore. Un artista d’altri tempi, ma perfettamente calato nella contemporaneità. Un sognatore visionario che ha fatto della musica la sua lente per leggere il mondo, tra jazz, soul, swing e incursioni liriche.
Dopo il successo internazionale e palchi prestigiosi calcati con la grazia di chi sa reinventare le tradizioni, Gualazzi torna live in Italia. Dai festival alle piazze, la sua nuova tournée è un viaggio emozionale, spirituale, quasi esoterico, che mette al centro la dimensione piano-vocal. Un ritorno all’essenza. Un racconto che mescola colonne sonore, arie d’opera rivisitate con ironia, omaggi all’universo afro-americano e scintille melodiche tratte dal repertorio italiano e internazionale.
Sul palco, il suo quintetto diventa un’astronave musicale pronta a decollare. Un sodalizio artistico che dura da oltre dieci anni: Anders Ulrich al contrabbasso, Luigi Faggi alla tromba, Michele “Mecco” Guidi all’Hammond e alle tastiere, Gianluca Nanni alla batteria. Accanto a loro, Gualazzi si muove con eleganza e libertà tra pianoforte, voce e ukulele, dando vita a uno show in cui la tecnica si fonde all’anima.
E poi c’è il concerto con orchestra, diretto dal Maestro Stefano Nanni, che ripercorre le composizioni più iconiche dal 2005 a oggi, comprese gemme rare degli esordi mai suonate dal vivo. Una sinfonia che racconta la complessità e la delicatezza dell’universo Gualazzi.
In una recente intervista a Domanipress, l’artista confessa:
«La parola “sogno” appare spesso e fa parte della mia poetica. Mi piace immaginare e perdermi in mondi che non esistono. I miei sogni sono molteplici: sogni di pace, di guarigione e di trasformazione, che riguardano l’innocenza e la capacità di avere una visione positiva dell’universo che ci circonda.»
Un’affermazione che diventa chiave di lettura dell’intero tour. Un pellegrinaggio musicale che parla alla parte più autentica di noi, quella che ancora sa lasciarsi incantare.
«La musica è una meravigliosa medicina, un sogno e un viaggio che ci porta verso la libertà, la gioia e l’amore. Attraverso la musica, i sogni possono assumere infinite sfumature e forme, tutte valide e da riconoscere come parte importante di noi stessi», ha aggiunto.
Ecco le prime date confermate del tour – ma l’elenco è in aggiornamento continuo:
- 11 maggio – Bagnacavallo (RA), Torre di Traversara – Ravenna Festival (quintetto)
- 28 maggio – Milano – La Milanesiana (piano solo)
- 30 maggio – Fano (PU) – Brodetto Fest (quintetto)
- 31 maggio – Monopoli (BA) – Monopolele (piano solo)
- 16 giugno – Rivoli (TO), Parco G. Salvemini – Sguardi Live (piano solo)
- 26 giugno – Casale Monferrato (AL) – con Orchestra Maderna
- 5 luglio – Venaus (TO), Arena delle Alpi – Borgate dal Vivo (trio)
- 15 luglio – Cesena (piano solo)
- 16 luglio – Castel San Pietro Terme – Emilia Romagna Festival (piano solo)
- 20 luglio – Scolacium (CZ) – con Orchestra Scolacium
- 1 agosto – Roma, Casa del Jazz – Summertime 2025
- 8 agosto – Civitanova Marche (MC), Shada Club (piano solo)
- 12 agosto – Sassari, Piazza Monica Moretti – Festival Abbabula con Orchestra Ente Lirico De Carolis
- 13 agosto – Neoneli (OR) – Festival Dromos con Orchestra Ente Lirico De Carolis
- 22 agosto – Sanremo – con Orchestra Sinfonica di Sanremo
Raphael Gualazzi ci invita a sognare. E il suo tour è il biglietto per un viaggio tra le pieghe più sincere della musica, là dove le note non si limitano a suonare, ma iniziano a brillare.
Link all’intervista completa su Domanipress