Pulizia di primavera: 5 rituali per il viso che illuminano la pelle senza rovinarla

C’è un momento, ogni anno, in cui la pelle chiede silenziosamente un nuovo inizio. È la primavera: stagione di rinascita, cambi d’armadio e, ça va sans dire, pulizie. Ma mentre i tappeti si scuotono e le finestre si spalancano, anche il viso merita il suo rituale detox — a patto che sia fatto con eleganza, e senza mandare la barriera cutanea in crisi isterica.

Sì, perché la tentazione è forte: esfolianti acidi, maschere “effetto wow”, gommage da stadio. Il rischio? Ritrovarsi con la pelle stressata come una stylist alla prima della Scala.

Ecco quindi 5 consigli da copertina per una pulizia di primavera che rinfresca, illumina e non rovina. Anzi, coccola.


1. Il detox inizia… con la dolcezza
Via libera a detergenti delicati, meglio se in crema o olio, da massaggiare con mani tiepide e gesti da facialist parigina. Dimentica la schiuma sgrassante: quella non è pulizia, è aggressione.

2. Lo scrub? Solo se serve, e con stile
La pelle non è una piastrella. Scegli esfolianti enzimatici o a base di acidi della frutta (AHA) a bassa concentrazione. Una volta a settimana, e mai — mai! — prima di una serata importante.

3. Vapore, ma come in spa
Un tocco rétro che torna protagonista: una ciotola di acqua calda e qualche goccia di olio essenziale (lavanda, camomilla, tea tree). Cinque minuti, un asciugamano sulla testa e respira. Addio pori chiusi, benvenuto glow.

4. La maschera giusta è quella che ascolta
Purificante per la zona T, idratante per guance e contorno occhi. Le maschere non sono one-fits-all, ma vanno mixate come un cocktail su misura. Il segreto è il multimasking, il risultato è pura couture skincare.

5. Il tocco finale: siero, crema e un massaggio da diva
Non serve una cabina estetica per sentirsi Gisele Bündchen. Bastano un siero alla vitamina C, una crema idratante e cinque minuti di massaggio liftante, magari con un gua sha in quarzo rosa. Voilà, la pelle è rinata.


Primavera è il momento di brillare — ma con grazia, consapevolezza e un rituale beauty che è più coccola che correzione. Perché una pelle felice non ha bisogno di filtri: ha solo bisogno di essere capita. E trattata come merita.

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