Pordenone ce l’ha fatta. Con il progetto “Pordenone 2027. Città che sorprende”, la città friulana ha superato la concorrenza di altre nove finaliste e si è aggiudicata il prestigioso titolo di Capitale Italiana della Cultura 2027. Oltre alla gloria, il riconoscimento porta con sé un contributo di un milione di euro, destinato a dare vita a un programma culturale ambizioso e innovativo.
Una sfida avvincente
La competizione è stata serrata. In gara c’erano alcune delle città più affascinanti e ricche di storia del Paese, ognuna con un progetto in grado di esaltare il proprio patrimonio culturale. Tra le finaliste, Alberobello con il suggestivo “Pietramadre”, Pompei con “Pompei Continuum”, e Brindisi con il visionario “Navigare il futuro”. E ancora, La Spezia con “Una cultura come il mare”, Reggio Calabria con “Cuore del Mediterraneo”, Gallipoli con “La bella tra terra e mare”, Savona con “Nuove rotte per la cultura”, Aliano con “Terra dell’altrove” e Sant’Andrea di Conza con “Incontro tempo”.
Perché ha vinto Pordenone?
Perché ha saputo sorprendere davvero. Il progetto vincente ha convinto la giuria con un approccio moderno e ambizioso, capace di coniugare tradizione e innovazione, arte e tecnologia, radici locali e visione internazionale. Pordenone ha raccontato una città vivace, creativa, pronta a reinventarsi e a diventare un punto di riferimento culturale per l’Italia e l’Europa.
Ora inizia la vera sfida
Se ottenere il titolo è stato un successo, il vero lavoro inizia adesso. Nei prossimi anni, Pordenone sarà sotto i riflettori e avrà l’opportunità di dimostrare che il suo progetto non è solo un’idea, ma una promessa concreta. Con il milione di euro assegnato, la città potrà realizzare eventi, mostre, installazioni e iniziative per coinvolgere cittadini e turisti in un’esperienza culturale immersiva.
Una cosa è certa: Pordenone non smetterà di sorprendere.
Questa la motivazione che ha portato all’assegnazione del titolo:
“Il dossier propone un modello di valorizzazione culturale innovativo e inclusivo, capace di coniugare tradizione e contemporaneità. L’approccio strategico mira a rafforzare l’identità del territorio attraverso progetti che intrecciano patrimonio storico, arti visive, cinema e partecipazione attiva della comunità. Particolarmente apprezzata la capacità di attivare un processo di coinvolgimento diffuso che reinterpreta il legame tra memoria, territorio e creatività. Il progetto si distingue per la volontà di rendere la cultura un motore di sviluppo sostenibile con un programma articolato lungo l’intero anno, capace di attrarre un pubblico ampio e diversificato. La strategia di investimento è solida e coerente con gli obiettivi, con un impatto atteso significativo sul tessuto socio-economico. Apprezzata inoltre l’integrazione tra istituzioni culturali, sistema museale, universitario e realtà associative, che garantisce una rete solida e partecipativa. La particolare attenzione rivolta ai giovani, non soltanto come fruitori ma come protagonisti del processo creativo, conferma la visione dinamica e inclusiva del progetto. Il dossier soddisfa gli indicatori del bando ponendosi come un modello di progettazione culturale innovativa e condivisa. Il giudizio è eccellente. Pertanto la Giuria all’unanimità, raccomanda come Capitale italiana della Cultura 2027 Pordenone.”