Monica Guerritore: «Anna Magnani mi ha insegnato che il talento non basta, serve il coraggio»

Monica Guerritore debutta dietro la macchina da presa con Anna, un film dedicato alla vita intensa e fragile di Anna Magnani, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e in uscita nelle sale dal 6 novembre.

Un’opera prima che è allo stesso tempo omaggio e indagine, capace di restituire la grandezza e le contraddizioni di una donna che ha fatto la storia del cinema mondiale, diventando la prima attrice italiana a vincere un Premio Oscar con La Rosa Tatuata.

Il film prende avvio proprio da quella notte del 21 marzo 1956, quando l’Italia intera trattenne il fiato vedendo Nannarella stringere la statuetta dorata. Da lì, la regia di Guerritore ricostruisce un percorso in chiaroscuro: l’incontro con Tennessee Williams, la passione travolgente per Roberto Rossellini, la corsa disperata di Roma città aperta, fino al declino e alla solitudine, tra il dolore per la malattia del figlio Luca e l’amarezza di un telefono che non squillava più.

«Ho sempre portato con me il suo volto – confessa Guerritore – perché in quello sguardo c’era una lezione precisa: non recitare per piacere, ma per dire la verità. È lei che mi ha insegnato che il talento da solo non basta, serve il coraggio di essere se stessi, anche quando questo significa risultare scomodi».

Nel cast, accanto alla stessa Guerritore nei panni di Magnani, ci sono Tommaso Ragno come Roberto Rossellini, Beatrice Grannò nel ruolo dell’agente Carol Levi, Edoardo Purgatori nei panni di Luca Magnani e Lucia Lavia che interpreta Ingrid Bergman. Una costellazione di attori che, tra ricostruzioni storiche e frammenti intimi, contribuisce a ridisegnare il mito di un’attrice troppo spesso confinata agli stereotipi della furia e della passione.

Le curiosità su Anna Magnani, la donna dietro la leggenda

Dietro al mito, c’era una donna piena di contraddizioni e passioni. Anna Magnani non è stata solo la diva del cinema neorealista, ma anche una figura che ha saputo rompere schemi e tabù in un’epoca ancora dominata da rigidi canoni estetici e sociali.

  • Un’infanzia difficile: Magnani nacque a Roma nel 1908 e fu cresciuta dalla nonna materna. La sua era una famiglia povera, ma la passione per il teatro esplose presto: per pagarsi gli studi all’Accademia d’Arte Drammatica di Roma suonava il pianoforte nei cabaret.
  • La sua voce unica: veniva spesso definita “la voce roca del popolo”. Non amava le etichette, ma quella timbrica intensa e inconfondibile è diventata il suo marchio di fabbrica.
  • La vita privata tormentata: la relazione con Roberto Rossellini fu breve ma incandescente. Quando il regista la lasciò per Ingrid Bergman, Anna reagì con un dolore che trasformò anche in forza creativa.
  • L’amore per il figlio Luca: nato nel 1942 dalla sua relazione con Massimo Serato, Luca fu il centro della sua vita. Colpito dalla poliomielite da bambino, Magnani dedicò ogni energia a lui, proteggendolo con un amore assoluto.
  • Il rapporto con Hollywood: dopo l’Oscar, Anna provò a inserirsi nel sistema americano, ma la sua indole ribelle non si adattava alle regole ferree degli studios. “Non sono nata per Hollywood” disse una volta, con la sua ironia tagliente.
  • Un’icona senza tempo: rifiutava il trucco pesante e le trasformazioni estetiche. “C’ho sta faccia che non va”, ripeteva, ma quella faccia vera, segnata, autentica è diventata un simbolo mondiale di bellezza non convenzionale.
  • L’ultimo saluto a Roma: morì nel 1973, a 65 anni, e i romani la salutarono come una regina. Alle esequie, il quartiere Testaccio, cuore popolare della città, si fermò in silenzio.

Un film come atto di restituzione

Anna non è solo un film biografico: è una dichiarazione d’amore, un atto di gratitudine e di restituzione. Un viaggio nelle pieghe più intime della donna dietro la leggenda, capace di ricordarci che la fragilità può essere un atto di forza, e che ogni cicatrice, anche la più dolorosa, custodisce un’eredità da tramandare.

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Stefano Germano, laureato presso l'IULM, è un appassionato di TV e cultura moderna e new media è sempre alla ricerca delle storie più intriganti e delle tendenze culturali del momento.