Milano Design Week 2025: tutte le installazioni da non perdere a Brera, il cuore pulsante del Fuorisalone

C’è un luogo, durante il Fuorisalone, dove la creatività si fa poesia urbana, dove il design smette di essere oggetto e si trasforma in emozione: è Brera. Anche per l’edizione 2025 della Milano Design Week, questo quartiere simbolo dell’eleganza milanese si conferma l’epicentro di installazioni, performance e sogni in formato materico. Ecco la nostra selezione delle meraviglie da non perdere, tra arte, tecnologia e storytelling d’autore.

“Frozen” di Grand Seiko
Tokujin Yoshioka firma un’installazione che incanta: una sedia di cristallo liquido che muta con la luce, ispirata al tempo che scorre. Un incontro sospeso tra ghiaccio e silenzio, dove il design giapponese si fa contemplazione.

“Glo for art” by glo
Pop, surreale, irriverente: Michela Picchi trasforma la luce in vibrazione, tra colori psichedelici e incursioni visive che sembrano uscite da un sogno digitale. Un’esperienza immersiva che stimola i sensi e l’immaginazione.

“Bamboo Encounters” di Gucci
Nei chiostri segreti di San Simpliciano, Gucci racconta la storia di un simbolo: il bambù. Lo fa con uno storytelling curato dallo studio 2050+, dove materiali iconici e innovazione dialogano tra natura e haute couture.

“La Prima Notte di Quiete” di Loro Piana
In collaborazione con Dimoremilano, il brand del cashmere più raffinato al mondo firma un’installazione cinematografica e malinconica. Una stanza sospesa nel tempo, dove il design emotivo si fonde con l’intimità.

“Connected Scenarios” di Valcucine
La cucina diventa palcoscenico per una riflessione sull’abitare del futuro. Tra ospiti d’eccezione e scenari smart, Valcucine mette in scena l’equilibrio perfetto tra estetica, etica e tecnologia.

“MUJI MUJI 5.5”
Minimalismo giapponese, sostenibilità e ingegno in una micro-architettura che racconta il futuro dell’abitare semplice ma evoluto. Un manifesto silenzioso per un mondo che ha bisogno di meno, ma meglio.

“New Wave” di Marsotto
Robert Stadler reinterpreta il marmo come materia fluida, in una collezione che vibra tra geometrie scultoree e palette sofisticate. A Brera, anche la pietra sa reinventarsi.

“House of Switzerland”
Un melting pot di idee e visioni: designer indipendenti, università e collettivi raccontano la Svizzera del design contemporaneo. Multiforme, libero, brillante come un caleidoscopio alpino.

“Città Paradiso” di Solferino 28
Una visione onirica fatta di bolle trasparenti e città immaginarie. L’installazione è un invito a viaggiare oltre il visibile, tra nostalgia infantile e utopia futurista.

“La tecnologia guida l’eleganza” di DENZA
Un tunnel scenografico di specchi e luci high-tech firmato DENZA fonde velocità e raffinatezza in un’esperienza sensoriale dal cuore futurista.

Brera non è solo un distretto: è un laboratorio di visioni, una galleria a cielo aperto, un diario scritto con materiali, forme e luci. Durante questa Milano Design Week, perdercelo sarebbe semplicemente imperdonabile.

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