Massimo Gramellini, insegnaci cos’è l’amore

C’è un momento in cui l’innamoramento assomiglia a un decollo e un altro in cui l’amore chiede il patentino da manutentore. Tra i due, di solito, ci infiliamo noi: timorosi, impazienti, talvolta convinti che basti cambiare persona per non cambiare abitudini. Massimo Gramellini, in L’amore è il perché, prova a rimettere ordine in questo caos gentile: non con la ricetta dell’esperto, ma con l’ironia di chi ha collezionato cadute, divorzi, rinascite e le porta a lezione come fossero appunti sgualciti ma veri.

Il libro attraversa i territori dove inciampiamo più spesso: il possesso scambiato per cura, la gelosia travestita da passione, le relazioni tiepide che anestetizzano invece di accendere. Gramellini fotografa un paradosso molto contemporaneo: desideriamo l’assoluto ma ci rifugiamo nel rassicurante; sogniamo l’onda e scegliamo la vasca idromassaggio. Ne viene fuori un invito a riconoscere quando l’amore ci fa crescere e quando, invece, ci chiede solo di restare fermi.

Tra aneddoti e confidenze, fanno capolino Platone e i miti greci. Niente pedanteria: il Simposio diventa un bar all’angolo dove capire che l’amore è desiderio e mancanza, che la nostra metà non esiste ma esiste la nostra misura. È un’educazione sentimentale che non pretende miracoli: ci chiede di scegliere con lucidità, di ascoltare senza delegare all’altro la cura delle nostre paure, di lasciare andare quando una storia smette di farci diventare più grandi. E, soprattutto, di ripartire: perché l’amore non redime tutto, ma rimette in movimento. Dare un nome alle emozioni, poi, è già metà del viaggio: i fantasmi fanno meno paura quando impariamo a chiamarli per nome.

C’è una frase che resta in tasca come un talismano: «Rifiutarsi di amare per paura di soffrire è come rifiutarsi di vivere per paura di morire.» È il promemoria che punge e consola insieme. Soffrire non è l’obiettivo — l’anestesia, però, lo è ancora meno. L’amore chiede presenza, esporsi, il coraggio di sentire. La prosa di Gramellini è la solita: leggera di superficie e profonda in retromarcia. Il sorriso arriva prima, il colpo di coda dopo. Funziona soprattutto quando l’io narrante si sporca le mani: niente prediche motivazionali, piuttosto il racconto di come l’amore, nel tempo, ci alleni a perdere senza perderci.

L’amore è il perché non è un manuale: è un risveglio. Dalla paura, dalla nostalgia, dalla tentazione dell’“accontentarsi”. Non promette la risposta a tutte le domande, ma restituisce il motivo per cui continuiamo a farcele.

Scheda
Titolo: L’amore è il perché
Autore: Massimo Gramellini
Editore: Longanesi
Pagine: 224
ISBN: 9788830463455
Prezzo: 18,60 €

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