“Luci allo xeno”: il ritorno di Sangiovanni è una corsa notturna verso l’alba

C’è chi nella notte si perde, e chi invece ci trova se stesso. Sangio sceglie la seconda strada — letteralmente. Da oggi, 9 aprile 2025, è disponibile su tutte le piattaforme digitali luci allo xeno, il nuovo singolo del cantautore veneto che segna l’inizio di un nuovo capitolo personale e artistico. Il brano, che entrerà in rotazione radiofonica a partire dall’11 aprile, è accompagnato da un videoclip ufficiale diretto da Francesco Matroneo, un racconto visivo che è poesia in corsa.

Prodotto da Panoramic Studio, il video è una traversata urbana, lucida e intima. L’auto taglia il buio, attraversando paesaggi rarefatti e atmosfere metropolitane. Ogni inquadratura è una confessione sottovoce, un dialogo tra il sé che si smarrisce e quello che prova a rinascere. Le luci allo xeno diventano il filo conduttore del racconto: taglienti, artificiali, ma necessarie per fendere l’oscurità e dirigersi verso qualcosa di più caldo, più vero. L’alba, forse. O un’altra versione di sé.

Musicalmente, luci allo xeno è un inno electro-pop che vibra di malinconia e ritmo. Scritto da sangiovanni con Alessandro La Cava, e prodotto da zef e zazu, il brano alterna pulsazioni elettroniche a momenti di vulnerabilità emotiva. Laddove il testo parla di smarrimento, paranoie e ricerca di senso, la melodia costruita da Stefano Tognini e Davide Grigolo apre spazi di respiro, trasformando il dolore in movimento. Un ritornello che esplode, sintetizzatori che graffiano, percussioni che rincorrono il cuore. È l’ansia che balla, è la nostalgia che si fa danza.

Il singolo è stato presentato in anteprima lo scorso 2 aprile durante una live session segreta a Roma, riservata ai fan. Un evento intimo, ma carico di vibrazioni: il primo sussurro di una nuova era artistica. Sui social, l’annuncio del brano ha scatenato l’entusiasmo del pubblico, confermando ancora una volta il magnetismo di un artista che ha fatto dell’autenticità il suo linguaggio.

Classe 2003, sguardo profondo e voce fragile come il vetro, sangiovanni torna a prendersi la scena con la consapevolezza di chi ha attraversato il buio e ha deciso di raccontarlo. La sua scrittura rimane diretta, generazionale, fatta di immagini che diventano specchi per chi ascolta. La sua musica continua a muoversi tra il pop e l’urban, tra delicatezza e forza, sempre fedele alla missione che lo ha reso uno dei volti più amati della nuova canzone italiana: dare voce a una gioventù che si perde, si rialza, e alla fine — trova la strada. Anche grazie a una luce allo xeno.

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