In un mondo dove tutto cambia alla velocità di un algoritmo, Laura Pausini resta fedele a ciò che conta davvero: la musica, i suoi valori, e quella casa discografica che dal 1993 accompagna ogni suo passo. In un post sentito e potente, la cantante racconta il suo rapporto ultraventennale con Warner Music, e lo fa con quella sincerità che ha sempre fatto di lei una delle voci più amate d’Italia e del mondo.
“Sono un’artista Warner Music dal 1993. Non ho mai lasciato questa famiglia. Eppure ci sono state tante proposte e tentazioni. Ma sono rimasta sempre qui.”
Un legame che va oltre il contratto, oltre le dinamiche dell’industria musicale. Un legame emotivo, quasi viscerale, che affonda le sue radici nella continuità, nel romanticismo e nell’orgoglio di chi ha costruito la propria carriera mattoncino dopo mattoncino, senza mai voltarsi indietro.
“So che molti di voi fan non siete d’accordo con la mia decisione… in questi anni mi avete spesso scritto che non siete contenti del loro lavoro, ma io ho costruito una storia con questo logo e faccio fatica a staccarmi dalle cose che amo.”
Una dichiarazione che è anche una presa di posizione. Perché Laura non nasconde le critiche, non finge che sia tutto rose e fiori. Ma rivendica il suo diritto di scegliere con il cuore. In un panorama artistico spesso governato da numeri, algoritmi, tendenze effimere e cambi al vertice, Laura racconta cosa significa davvero restare fedeli a sé stessi:
“La cosa strana quando fai un mestiere come il mio è che tu puoi anche decidere di rimanere nello stesso posto per sempre, ma nel corso degli anni le persone che ci abitano cambiano (in alcuni casi e in alcune nazioni direi per fortuna ) e ogni volta cerchi di capire se le persone che sono appena arrivate sapranno amare ciò che fai e se sapranno aiutarti, sostenerti, rispettare il fatto che sei lì in quella famiglia da molto più tempo di loro, e che in quella famiglia hai costruito, anche per loro, parte delle fondamenta che la rendono grande.”
Parole che suonano come un manifesto di resilienza in un settore in costante mutazione. Un settore in cui, per oltre trent’anni, Laura Pausini ha saputo essere colonna portante non solo del pop italiano, ma anche del prestigio internazionale della sua etichetta. Non è un caso se i suoi successi — dal Grammy al Golden Globe, fino alla nomination agli Oscar — hanno contribuito a proiettare Warner Music su un altro livello. Oggi, la sede in piazza della Repubblica a Milano non è solo un edificio: è il simbolo di una storia condivisa.
IL NUOVO PROGETTO, LA NUOVA SPERANZA
E mentre il tempo passa, Laura guarda avanti. Lo fa con l’entusiasmo di una debuttante e la forza di una veterana. In chiusura del suo post, lascia intravedere una nuova stagione musicale:
“Quando sarò pronta con il prossimo disco anche tutti voi capirete se in tutte le nazioni dove esiste la Warner saremo capaci di dimostrare che l’unione fa la forza. La musica è un mestiere. Ma è soprattutto un’arte, e l’arte può essere non compresa, sottovalutata, ignorata, ma è sempre forte, sempre coraggiosa, sempre uno scudo se la si difende con convinzione. E se non si è da soli.”
Un nuovo disco, una nuova sfida, ma sempre con lo stesso spirito: quello di chi crede che l’arte non si svenda, non si abbandoni, non si tradisca. E che, a dispetto delle difficoltà passate, delle scelte manageriali discutibili e delle crisi di mercato, può ancora esistere uno spazio dove industria e identità camminano insieme.
Laura non si arrende. Non lo ha mai fatto. E con questo post, ci ricorda che la vera forza sta nel restare, nonostante tutto.