L’artista giapponese Hokusai Hiroshige in mostra a Bologna

Fino al 3 marzo 2019 il Museo Archeologico di Bologna ospita la mostra: “Hokusai Hiroshige – Oltre l’onda”, capolavori dal Boston Museum of Fine Arts per la prima volta in Italia. Il progetto, suddiviso in 6 sezioni tematiche, prosegue le iniziative avviate nel 2016 per il 150° anniversario delle relazioni bilaterali Italia‐Giappone. Curato da Rossella Menegazzo con Sarah E. Thompson, in una produzione MondoMostre Skira con Ales S.p.A Arte Lavoro e Servizi in collaborazione con il Museum of Fine Arts di Boston, promosso dal Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei e patrocinato dall’Agenzia per gli Affari Culturali del Giappone, dall’Ambasciata del Giappone in Italia e dall’Università degli Studi di Milano.

La mostra è composta da 250 opere ukiyoe (genere di stampa artistica giapponese su carta, impressa con matrici di legno), raffinatissime silografie policrome e rari disegni preparatori a inchiostro. La produzione di Hokusai, maestro indiscusso del paesaggio dell’Ottocento che riflette i gusti e le mode della classe cittadina emergente (Chōnin) di epoca Edo (1603-1868), dà avvio al percorso espositivo attraverso una selezione di opere fondamentali tratte dalle sue serie principali, in particolare degli anni Trenta, con cui tutti gli artisti coevi dovettero confrontarsi sia per la novità compositiva sia per la bellezza della policromia che incorporava e sfruttava al massimo delle sue potenzialità il blu di Prussia appena entrato sul mercato giapponese. Opera eccelsa dell’artista: “La grande onda di Kanagawa”, la prima e più celebre opera della serie intitolata Trentasei vedute del Monte Fuji, una xilografia in stile ukiyo-e pubblicata la prima volta tra il 1830 e il 1831. La potenza di un’onda che si estende per tutta la scena nel momento prima di infrangersi, sembra un drago pronto a manifestare tutta la sua autorevolezza. La montagna con la vetta innevata raffigurata nell’opera è il Monte Fuji, che in Giappone rappresenta uno dei più importanti simboli religiosi del Paese. Il Fuji è un soggetto ricorrente nell’arte giapponese poiché da sempre associato alla bellezza.

Anche Hiroshige, definito il “maestro della pioggia e della neve” e tra i nomi che più hanno influenzato gli artisti europei dell’Ottocento, dovette misurarsi con il successo di Hokusai e trovare una modalità espressiva originale per superarlo, differenziando la tradizione dei soggetti di paesaggio e natura. Hiroshige fu apprezzato anche per le sue immagini di natura calma che rivoluzionarono il modo di rappresentare il classico soggetto di animali e “fiori e uccelli”, rendendolo un genere unico.

Versi poetici calligrafati come sottili fili d’erba si integrano armonicamente all’immagine e rimandano al soggetto con una qualità tecnica e un contenuto ricercato che li rendeva apprezzabili anche al raffinato mondo dei circoli letterari. Nel 1858 sperimentò il potenziale del formato verticale nella serie Trentasei vedute del Fuji facendo l’eco alla “Grande Onda” di Hokusai nella veduta del mare di Satta. Un’impostazione grafica innovativa che risentiva molto delle tecnologie importate dall’Europa che anticipavano la fotografia.

Orari:

* Lunedì: 09:00 – 19:30

* Martedì: chiuso

* Mercoledì – Venerdì: 09:00 – 19:30

* Sabato: 10:00 – 22:00

* Domenica: 10:00 – 19:30

Giada Fanelli

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Amante dell'arte nella sua totalità. Frequentatrice di concerti, mostre d’arte e spettacoli teatrali in italia e all'estero. Appassionata di nuove culture e stili di vita, viaggia in giro per il mondo per capire meglio se stessa e gli altri.