C’è qualcosa di profondamente cinematografico ogni volta che Lana Del Rey apre bocca. Lo sanno bene i suoi fan, ma anche chi inciampa casualmente nelle sue melodie malinconiche, piene di sogni infranti, luci calde di tramonto e amori che scottano. Con “Henry, Come On”, il nuovo singolo uscito l’11 aprile 2025 e già disponibile su tutte le piattaforme digitali, Lana firma uno dei suoi brani più essenziali e struggenti. Una ballata acustica che abbandona ogni orpello per lasciare spazio alla sola verità: la voce nuda, sincera, dolorosa.
Scritto con Luke Laird e prodotto insieme a Drew Erickson, il brano anticipa il suo decimo album in studio, The Right Person Will Stay, e sembra già indicarne la direzione emotiva. “Henry, come on” è un invito, un appello, forse l’ultima preghiera di chi sa che l’amore non basta più. Nei versi, Lana sussurra e poi si arrende: “You want someone to save you / but I don’t know how to save you / And you don’t know how to save me either”. Un dialogo silenzioso tra due anime spezzate, dove nessuno è davvero colpevole, ma entrambi sono già lontani.
Il testo è ricco di simboli potenti, come il riferimento mitologico a Icaro, che diventa la metafora di relazioni che bruciano troppo in fretta: “Born to hold the hand / of the man / Who flew too close to the sun”. In sottofondo, una chitarra che sembra battere il tempo di un cuore che si rassegna. È minimalismo emozionale allo stato puro.
Nel 2025 Lana sarà impegnata in un tour europeo che segna il suo primo debutto negli stadi del Regno Unito e Irlanda, con tappe attesissime a Londra, Dublino, Liverpool, Glasgow e Cardiff. Due le date già sold-out al Wembley Stadium. Prima, però, ci sarà il palco del Festival Stagecoach, in California, dove si esibirà il 25 aprile.
“Henry, Come On” non è solo un brano: è un sussurro inciso su vinile, è Lana che torna a raccontarsi con la voce piena di crepe, senza filtri, senza trucco. Ed è esattamente per questo che la amiamo.