“La voce è il nostro primo vestito: non la scegliamo, ma possiamo imparare a indossarla con eleganza.” — dice il logopedista delle star, Dott. Andrea Forti, tra un esercizio di respirazione diaframmatica e una lezione di dizione da standing ovation. In occasione della Giornata Nazionale della Voce, celebriamo quel suono che ci racconta prima ancora delle parole.
Perché sì, la voce è identità, emozione, presenza. È la cifra che ci distingue al telefono, il timbro che resta impresso più di un volto. Alcuni la modulano come un violino, altri la impongono come una fanfara. E in Italia, patria di melodie e oratoria, certe voci sono diventate leggenda.
Ecco 5 voci italiane che non hanno bisogno di presentazioni. Basta sentirle.
1. Mina – L’uragano in velluto
In ogni vibrazione, un romanzo. In ogni pausa, un colpo di scena. Mina ha la voce delle grandi dive d’oltreoceano, ma con la profondità tutta italiana di chi ha amato, vissuto, pianto e riso sopra un palco. La sua voce, duttile come seta, è un monumento all’eleganza sonora.
2. Roberto Benigni – Il giullare innamorato della lingua
Parla come se stesse ballando sulle parole. Con la sua voce acuta e teatrale, Benigni ha trasformato ogni frase in un atto d’amore per l’italiano. Esplosivo, inconfondibile, geniale. Quando recita Dante, sembra che l’Inferno diventi un palcoscenico pop.
3. Milena Vukotic – Il sussurro aristocratico della scena
Una voce lieve, quasi evanescente, ma potentissima nella sua ironia e nella sua grazia. Milena è l’antidiva che ha fatto della voce un’arte sottile, perfetta per interpretare regine eccentriche o donne dall’eleganza surreale.
4. Luca Ward – Il rombo del cinema
Una voce che è più profonda di un abisso. Icona del doppiaggio italiano, Luca Ward ha regalato l’anima a Russell Crowe, Samuel L. Jackson e tantissimi altri. Ascoltarlo è come sentire un tuono che racconta poesie.
5. Teresa Mannino – L’accento che racconta
Con il ritmo travolgente e il calore della sua Palermo, la voce di Teresa è immediatamente riconoscibile. Ironica, affilata, verace. È la dimostrazione che l’accento non è un limite, ma un superpotere narrativo.
Il parere dell’esperto: come migliorare la propria voce secondo il Dott. Andrea Forti
Dietro ogni voce di successo, c’è un lavoro minuzioso. Il Dott. Forti, logopedista e vocal coach, ci regala tre consigli per dare alla nostra voce il palcoscenico che merita:
1. Respira con il diaframma.
«La voce nasce dal respiro. Imparare a respirare bene significa parlare con più presenza, meno fatica e maggiore controllo emotivo.»
2. Idratazione costante.
«Le corde vocali sono tessuti delicati: secche, perdono elasticità. Due litri d’acqua al giorno sono il primo esercizio vocale.»
3. Cura la postura.
«Una schiena dritta e un collo rilassato fanno miracoli. La voce esce libera solo da un corpo in equilibrio.»
E se ancora pensate che la voce sia solo un mezzo, ricordate cosa diceva Oscar Wilde: “Be yourself; everyone else is already taken.” Anche — e soprattutto — a partire da quella nota inconfondibile che vi rende unici: la vostra voce.