C’è chi parla di un semplice guasto tecnico, e chi invece sospetta qualcosa di più. La notte bolognese che doveva celebrare il ritorno di Katy Perry in Italia si è trasformata, per 45 interminabili minuti, in un enigma in pieno stile pop. Luci accese, maxischermi in tilt, e la scritta “NETWORK ERROR” che lampeggiava come un messaggio dal futuro. Ma cosa è davvero accaduto dietro le quinte dell’Unipol Arena di Bologna?
Secondo fonti vicine alla produzione, la popstar americana doveva fare il suo ingresso trionfale emergendo dal pavimento per poi librarsi in aria, sospesa tra funi luminose e effetti speciali. Il meccanismo, però, si sarebbe bloccato pochi istanti prima dell’apertura, lasciando la cantante — e migliaia di fan — nell’attesa più lunga della sua carriera recente. E non è la prima volta: a luglio 2025, durante un’altra tappa del Lifetimes Tour, la gigantesca farfalla meccanica di “Roar” aveva già avuto un malfunzionamento che fece temere una caduta rovinosa sul pubblico.
Eppure, quando finalmente le luci si sono abbassate e Katy Perry è apparsa, tutto è svanito in un boato liberatorio. “Grazie per la pazienza, Bologna!” — ha detto lei, sorridente e luminosa, trasformando l’imprevisto in un momento di connessione pura e sincera con i suoi fan.
Lo spettacolo, ispirato al mondo dei videogame, della fantascienza e dell’universo digitale, ha confermato la capacità della cantante di reinventarsi come icona del pop contemporaneo: cinque atti, oltre 25 brani, coreografie spettacolari, visual immersivi e una narrazione interattiva in cui l’artista diventa un’eroina virtuale che combatte le forze del male in un videogioco.
Sul palco, Katy Perry ha chiamato tre fan, ha videochiamato i nonni di un ragazzo di Roma, e ha persino volato sopra il pubblico su una piattaforma luminosa — stavolta senza intoppi. Un trionfo di energia, ironia e resilienza, capace di trasformare l’errore in spettacolo.
Dietro quella scenografia scintillante, però, si intravede un messaggio più profondo: la fragilità del pop globale, dove la perfezione tecnica può crollare in un istante, ma l’emozione autentica resta invincibile. Katy Perry lo sa, e forse è per questo che il suo “errore di sistema” è diventato uno dei momenti più virali e umani del Lifetimes Tour 2025.
Mentre i fan contano i giorni per il grande ritorno previsto il 19 luglio 2026 al Lucca Summer Festival, la cantante si gode il successo mondiale e una nuova fase della sua vita dopo la separazione da Orlando Bloom. Al suo fianco, secondo i tabloid internazionali, ci sarebbe oggi l’ex premier canadese Justin Trudeau — un amore che, come il suo concerto di Bologna, unisce politica e spettacolo, tecnologia e sentimento, glamour e vulnerabilità.
Perché, dopotutto, la vera magia di Katy Perry non è mai stata la perfezione, ma la capacità di brillare anche quando tutto sembra bloccato.
E a Bologna, quella sera, lo ha dimostrato più che mai.




