La maternità non è più un tabù: Alessandra Amoroso e le altre che riscrivono le regole del palco

C’era un tempo in cui la maternità era una parentesi da vivere lontano dai riflettori. Un tempo in cui le donne dello spettacolo erano costrette a scegliere tra carriera e famiglia, tra sogni e pannolini. Ma oggi, finalmente, quel tempo è passato. A riscrivere le regole – con la voce, con il corpo e con un pancione mostrato senza paura – ci pensa Alessandra Amoroso. Sul palco del suo tour estivo, tra luci, coreografie e applausi, l’artista salentina canta, balla e si commuove, mentre il ventre rotondo racconta un’altra storia, quella di una maternità vissuta con orgoglio, senza rinunce né reticenze.

Alessandra ha deciso di non fermarsi. Ha scelto di esserci, di continuare a portare la sua musica in giro per l’Italia anche in dolce attesa, con una forza che non è solo fisica ma anche simbolica. Indossa abiti che abbracciano il pancione, balla con le sue ballerine, si emoziona mentre i fan le dedicano cori di affetto. E lo fa con una semplicità che è rivoluzionaria. Perché mostrare il corpo che cambia, il respiro che si fa diverso, la vita che cresce dentro, sul palco di un concerto, è ancora un gesto potente.

Non è sola. Prima di lei, Beyoncé aveva calcato il palco dei Grammy nel 2017 con un pancione regale, dorato, celebrando la maternità come un atto divino. Chiara Galiazzo aveva annunciato la gravidanza proprio durante un concerto. Serena Rossi ha raccontato spesso di come abbia portato avanti spettacoli e set televisivi mentre aspettava il suo Diego, senza mai nascondere la fatica ma anche la bellezza di quel periodo. E ancora, Elodie – pur non essendo madre – ha dichiarato che quando succederà, non smetterà certo di essere artista, né di essere sexy. «La maternità non cancella il desiderio, né la carriera», ha detto. È un pezzo in più, non una sottrazione.

Il cambiamento è culturale. Oggi, più che mai, le artiste decidono di raccontare il viaggio della maternità senza paura di perdere contratti, fan o credibilità. Anzi: lo fanno proprio per dare voce a chi spesso si sente invisibile. È un nuovo femminismo, non urlato ma mostrato, tra microfoni e amori, tra dolori e luci di scena.

Alessandra Amoroso, mentre canta “Comunque andare” con una mano sul ventre e lo sguardo lucido, sta mandando un messaggio a tutte le donne: non c’è bisogno di scegliere tra essere madre e restare se stesse. La maternità può essere uno spettacolo meraviglioso – e il palco, finalmente, è il posto perfetto per celebrarla.

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Stefano Germano, laureato presso l'IULM, è un appassionato di TV e cultura moderna e new media è sempre alla ricerca delle storie più intriganti e delle tendenze culturali del momento.