La luce alla fine del tunnel.
Fioca, chiara, quasi impercettibile ad occhio nudo. Eppure, questa sembra essere la volta buona. Le tante cadute, le finte ripartenze e gli innumerevoli momenti di sconforto non hanno sicuramente contribuito a tenere alto il nostro umore nell’ultimo anno e mezzo. La speranza però, quella, non è mai andata via. Così passo dopo passo anche l’Italia, presa per mano dal resto del mondo, sta rialzando la testa e si sta appropriando nuovamente della sua lucentezza, oscurata per troppo tempo dalla tristezza e dalle brutte notizie.
Ci siamo reinventati e abbiamo stravolto le nostre abitudini. Lo abbiamo fatto noi nel nostro piccolo e lo hanno fatto anche i grandi colossi imprenditoriali. Anche il mondo del fashion ha dovuto fare i conti con le ristrettezze e con quei limiti e confini che per natura la moda tende sempre a voler superare. Se da un lato il digitale ha reso ancora più accessibili gli eventi moda è pur vero che a tutti noi è mancato il poter spettegolare su chi fosse o meno seduto il prima fila alle sfilate dei marchi più in voga del momento. Parte del fascino del glamour è anche questo.
Se è davvero arrivato il momento per ripartire allora sarà giusto farlo con un pizzico di stile. Dal 18 al 22 giugno si svolgerà Milano Moda Uomo e per l’occasione, udite udite, sono state confermate ben 4 sfilate in presenza. Nel dettaglio parliamo di Dolce&Gabbana (19 giugno), Etro (20 giugno) e per chiudere in bellezza Giorgio Armani (21 giugno) che fa il bis con un doppio show alle 18 e alle 19. Un ritorno graduale al programma a cui siamo abituati da anni, un piccolo passo e al tempo stesso un messaggio forte. Curioso il fatto che sia proprio Milano, una delle città più colpite dalla pandemia, ad aver preso coraggio. Il calendario è stato presentato direttamente dalla Camera della Moda per un totale di 63 nomi in lista: 6 eventi speciali, 9 presentazioni su appuntamento e 48 appuntamenti ufficiali. Anche per questa stagione sarà possibile seguire le sfilate attraverso le piattaforme digital e i vari canali social degli stessi brand. Sarà un vero e proprio “mix and match” come i migliori designers ci insegnano, un punto di incontro tra vecchie e nuove abitudini.
Chissà se tirate le somme, questa catastrofe mondiale avrà contribuito a rendere migliore il rapporto tra chi la moda la fa e chi la vive giorno dopo giorno. Sperando di poter tornare presto ad una normalità “totale”, potendo continuare comunque ad essere altrettanto coinvolti … per il momento godiamoci lo spettacolo!
Cristina Ciurleo