C’era una volta una socialite. Poi c’è stata l’imprenditrice. Oggi, Kim Kardashian è ufficialmente laureata in Giurisprudenza ad Harvard. Sì, la regina dei reality, quella dei red carpet e delle collezioni beauty da milioni di dollari, ha finalmente indossato la toga – quella vera – dopo sei anni di studio, 5.184 ore passate sui codici e una volontà che nemmeno le tempeste mediatiche sono riuscite a scalfire.
È successo il 22 maggio 2025, in un giardino illuminato dal sole e dalle fotocamere, con i figli ad applaudirla e la mentore Jessica Jackson a raccontare quanto quel traguardo fosse tutto, fuorché un capriccio da celebrity: «Kim ha studiato 18 ore a settimana, per 48 settimane l’anno. Senza saltare un colpo. Ha lavorato sui casi, si è presentata in aula, ha vissuto la legge».
Il sogno? Seguire le orme del padre, Robert Kardashian, avvocato leggendario del caso O.J. Simpson, e dare un volto nuovo – pop, femminile e competente – all’idea di giustizia americana. Con un occhio ai diritti civili, alle donne detenute ingiustamente, e con quell’arma silenziosa e potentissima che si chiama fama.
«Non volevo solo essere ascoltata. Volevo cambiare le cose», ha detto su Instagram, postando una foto in toga con lo sguardo fiero e il tocco perfettamente dritto.
Chi pensava fosse solo un’altra trovata pubblicitaria si dovrà ricredere: Kim non ha fatto solo la brava alunna. È stata, come sempre, la protagonista dello show – ma stavolta il copione l’ha scritto con la penna della determinazione. E, spoiler: non è finita qui.