Jessie J si ferma per un tumore C’è una promessa che Jessie J ha fatto ai suoi fan e a se stessa: «Tornerò con un seno enorme e ancora più musica». Lo ha detto con il sorriso di chi ha già pianto, con l’ironia di chi sceglie la vita, anche quando la vita le presenta il conto. La sua ultima esibizione sarà il 15 giugno al Summertime Ball di Wembley, poi sparirà per un po’. Ma non è un addio. È una pausa necessaria, chirurgica, emotiva. Una pausa per curarsi da un tumore al seno in fase iniziale, come ha rivelato lei stessa in un video toccante pubblicato su Instagram.
Il suo vero nome è Jessica Ellen Cornish, ha 37 anni e una resilienza che non ha mai smesso di portare sul palco, disco dopo disco. Ma stavolta la battaglia non si combatte con la voce. «Prima che uscisse No Secrets, mi è stato diagnosticato un tumore al seno in fase iniziale», ha raccontato. La diagnosi è arrivata nove settimane fa, ma per dirlo al mondo ha avuto bisogno di tempo. Tempo per metabolizzare, per capire, per affrontare la paura con la stessa forza che ha sempre messo nei suoi testi.
«Il cancro è una schifezza in qualsiasi forma – ha confessato – ma mi aggrappo con forza alla parola “precoce”». L’ha scoperto per caso, quasi per sbaglio, ma abbastanza in fretta da intervenire subito. Nei prossimi giorni si sottoporrà a un’operazione chirurgica, seguita da un percorso di cura che si preannuncia intenso ma non le fa paura. «Voglio raccontarlo perché non parlarne mi pesa. E perché in passato condividere il dolore è stato il primo passo per guarire».
Non sono mancate le reazioni dal mondo della musica. Katy Perry, amica di vecchia data, ha provato a sdrammatizzare: «Non vedo l’ora del tuo nuovo seno e della nuova musica». Mentre Rita Ora, più commossa, le ha ricordato che anche sua madre ha affrontato la stessa battaglia: «So quanto la chirurgia e il trattamento siano mentalmente difficili. Ma io sono qui. E sto pregando che tu ce la faccia».
Jessie J, che ha sempre cantato senza filtri, oggi si racconta anche senza parrucche di protezione. E in quel suo sorriso, così fragile e così punk, c’è già la voglia di tornare. Sul palco. A vivere. Con un seno nuovo e con una forza che – stavolta sì – non ha bisogno di microfoni.